L'Europa aumenta del 20% le multe all'Italia. Fitto ai ministri: "Non sgarrate o sono guai"
Evitare a tutti i costi le infrazioni Ue per non dover pagare un conto salato. Anzi, salatissimo: il 20% in più rispetto al 2022. E' il contenuto di una circolare inviata dal ministro Raffaele Fitto ai colleghi del governo e svelato da Francesco Bechis su "Il Messaggero". Sostanzialmente, il titolare del dicastero per l'attuazione del Pnrr mette in guardia i ministeri su un aspetto ben preciso. A causa dell'inflazione, l'Unione europea ha rivisto i parametri ai quali sono legati le sanzioni pecunarie da comminare ai vari Stati membri quando viene accertata un'infrazione. Ebbene, quel numeretto è passato per l'Italia da 3,11 a 3,41. Un esito inevitabile per il Paese che più di tutti nell'Eurozona ha sofferto l'escalation dell'inflazione.
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Così Fitto chiede ai colleghi di non dare modo a Bruxelles di aprire nuove procedure d'infrazione nei confronti di Roma. In particolare evitando ritardi su Pnrr e riforme. Da questo punto di vista sono 27 gli obiettivi da centrare entro fine giugno per intascare la prossima rata da 16 miliardi di euro. E per non finire nelle maglie delle procedure che, stando alla Corte dei Conti, tra il 2012 e il 2022 sono già costate all'Italia la bellezza di 800 milioni di euro.