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Mes, battaglia di Borghi: “Senza senso, lo combatterò come ogni mezzo”

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“In questo Mes ci sono cose senza senso. Il mio nome, sulla ratifica, non ci sarà”. Il senatore della Lega Claudio Borghi in un’intervista a La Stampa spiega tutta la propria contrarietà al Mes e annuncia un’autentica battaglia: “Combatterò il Mes con ogni mezzo possibile e non voterò mai una ratifica con qualsivoglia postilla o rassicurazione dovesse essere accompagnata e per noi non è nemmeno un tema di governo o meno, è una questione storica”. 

 

 

Per Borghi, “questo nuovo trattato del Mes è peggiore di quello vecchio", perché l’Italia ha versato al fondo già 15 miliardi “ma nel nuovo trattato c’è scritto che la mancante parte del capitale può essere richiesta, a totale discrezione del direttore del Mes, e che lo Stato deve adempiere entro una settimana. In altre parole, si può chiedere all’Italia di saldare i mancanti 115 miliardi in una settimana, portandola verso il fallimento. E il direttore del Mes godrebbe, sempre secondo il trattato, dell’immunità penale e civile”. Condizioni che mandano su tutte le furie il senatore della Lega.

 

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