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La candidata grillina Bianchi: "Nel Lazio faremo il reddito di cittadinanza che il governo toglie". E sfida il Pd

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Il reddito di cittadinanza, che a livello nazionale sarà eliminato per gli occupabili a partire da agosto, nel Lazio sarà mantenuto. E' la prima promessa elettorale di Donatella Bianchi, candidata governatrice del Lazio per il Movimento 5 Stelle.

«Sul reddito di cittadinanza, dico che bisogna sostenere chi non ha un lavoro. Anche D’Amato si è dichiarato a favore. Alla Regione, quando governeremo, metteremo in atto forme di sostegno per chi non ha la possibilità di vivere dignitosamente. Lo ha capito anche D’Amato e lo ha capito il Pd, mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Calenda ma forse lo dirà nelle prossime ore». Così Donatella Bianchi alla conferenza di presentazione dei candidati del polo progressista di sinistra ed ecologista per Bianchi presidente.

In effetti la coalizione che sostiene D'Amato è stata la più attaccata durante la conferenza stampa, più ancora che il candidato del centrodestra Francesco Rocca. "Ci siamo ritrovati una candidatura, al 10 novembre, su cui il Pd si è trovato a convergere con Calenda e Renzi invece di scegliere la strada di un confronto programmatico. Oggi abbiamo la possibilità di cambiare il modo di fare politica, il centro sinistra come lo conescevamo in passato oggi non c’è più" ha attaccato l'esponente di Leu Loredana De Petris.

Ma anche dal centrosinistra "classico" non hanno risparmiato fendenti ai Cinquestelle. «Notiamo che sull’impossibilità di intervenire sull’inceneritore di Roma, alla luce dei poteri commissariali, la posizione di Donatella Bianchi coincide con quella di Alessio D’Amato. La candidata presidente del M5S, dichiarando in merito alla questione inceneritore che ’non può commissariare un commissario', e che quindi non potrà praticamente influire su questo dibattito, ha di fatto ammesso che la rottura del campo largo non è stata una discussione di contenuti ma meramente di opportunismo elettorale».

Così in un comunicato il co-portavoce di Europa Verde Lazio Filiberto Zaratti e la co-portavoce e capolista di Verdi e Sinistra Simona Saraceno. «In questa vicenda - concludono - il M5S ha dimostrato di non avere affatto a cuore il futuro dei cittadini del Lazio perché, spaccando il fronte democratico, progressista ed ecologista, il rischio gravissimo è quello di consegnare la Regione alla peggiore destra che di inceneritori vorrà costruirne molti altri ancora, su tutto il territorio».

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