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Sondaggi, effetto accise su partiti e governo. Masia: cosa è cambiato in 7 giorni

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Gli aumenti del prezzo dei carburanti dopo lo stop al taglio delle accise fanno suonare un campanello d'allarme per il governo e la maggioranza. Fabrizio Masia presenta l'ultimo sondaggio politico Emg-Different nel corso della puntata di lunedì 9 gennaio di Agorà, su Rai 3. Uno degli elementi più rilevanti dei dati presentati dal sondaggista è quello della fiducia al governo di Giorgia Meloni che vede una flessione nell'ultima settimana. I giudizi positivi sono il 46 per cento, due punti in meno rispetto a sette giorni fa. Stesso valore delle valutazioni negative che crescono del tre per cento, 

 

Pesa su questo trend l'aumento dei prezzi del carburante, che sarebbe dovuto non solo alla fine dello sconto ma anche a speculazione e manovre poco chiare, tanto che il governo ha disposto controlli nei distributori e sui rincari indaga anche la procura di Roma. "Il 50 per cento degli Italiani non condivide l'azzeramento del taglio delle accise sui carburanti contro un 36 di valutazione positiva" spiega Masia che ricorda come questo dato sia alla base dell'andamento negli ultimi sette giorni delle intenzioni di voto e della fiducia al governo. 

 

Dicevamo dei partiti. Fratelli d'Italia è sempre la prima forza del panorama con il 28,6 per cento, in calo dello 0,2 per cento, Crescono di due decimali il Movimento 5 Stelle (17,5 per cento) e Pd (16,7) mentre la Lega si attesta al 9,2 per cento (-o,1). Guadagna lo 0,3 per cento il terzo polo Azione-Italia viva, perde un decimale Forza Italia (7 per cento). Seguono l'alleanza Sinistra italiana-Europaa Verde (3,5 per cento), Italexit con Gianluigi Paragone (2,4), +Europa (2), Unione popolare di Luigi de Magistris (1,5) e Noi Moderati (1,4). 

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