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"Tweet di Meloni in ritardo", gelo a Omnibus. Mollicone smonta i sospetti

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Il tweet di Giorgia Meloni per condannare l'assalto delle sedi istituzionali in Brasile da parte di un gruppo di sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro è arrivato un minuto prima della mezzanotte, con la situazione a Brasilia ancora in divenire: "Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane". Parole inequivocabili e non tardive, ma che hanno attirato qualche critica alla premier. Nel corso della puntata di lunedì 9 gennaio di Omnibus, su La7, l'esponente di Fratelli d'Italia Federico Mollicone spiega che si tratta di una condanna chiara e netta. "Ma il tweet è arrivato un po' in ritardo", afferma allora la conduttrice Gaia Tortora che ricorda tra l'altro che la nota della Lega è stata precedente. 

 

"Tutti stavano seguendo gli avvenimenti, fino a poco prima la Rai neanche seguiva la notizia" afferma Mollicone che provoca la reazione della giornalista: "Noi siamo La7, abbiamo seguito tutto in diretta". Tortora mette in fila gli eventi. Il governo ha parlato prima con Antonio Tajani, ministro degli Esteri, retwittato da Meloni. Poi è uscita la nota della Lega, a mezzanotte il tweet della premier: "Ci si chiedeva come mai uscisse con questo ritardo...". 

 

Sospetto rispedito al mittente da Mollicone: "Il presidente ha seguito gli avvenimenti, poi ha twittato un commento inequivocabile in anticipo rispetto a una note ufficiale che sarebbe potuta uscire dall'ufficio stampa di Palazzo Chigi questa mattina". 

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