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Matteo Renzi, accuse e veleno contro la manovra di Meloni: "Non ci ha ascoltato"

Christian Campigli
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Una finanziaria che ancora non convince. Che crea polemiche e tensioni. Non solo tra la maggioranza di centrodestra e la sinistra, rappresentata, in modo diametralmente opposto, da Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, ma anche dal Terzo Polo. Che, in una precisa fase dell'inizio di questa legislatura, aveva avuto non poche aperture verso il governo Meloni. Convergenze che oggi sembrano essere solo un lontano e sbiadito ricordo. “Bene ha fatto Calenda ad andare da Meloni sulla manovra, ma lei non l'ha ascoltato particolarmente. Togliere i soldi ai giovani e darli alle società di calcio... Da Meloni non me lo aspettavo”.

È un fiume in piena Matteo Renzi, intervenuto a "Uno Mattina", la trasmissione della Rai. Il leader di Italia Viva si è poi scagliato contro la norma simbolo dei grillini. “Aver eliminato il termine congruo dal reddito? Non mi pare questo il problema, il problema è che lo strumento del reddito non funziona, non va bene dare il reddito a chi potrebbe lavorare”. In questo contesto, il nativo di Rignano cita, non a caso, il suo più acerrimo rivale politico. “Conte dice di guardare le storie personali di chi lo percepisce, ma il killer del condominio prendeva il reddito, i fratelli Bianchi, Pietro Maso prendeva il reddito, il mandante dell'omicidio di Livatino...”.

Impossibile poi non commentare ciò che sta capitando all'interno del suo ex partito. L'acceso dibattito, in vista del congresso, e la spaccatura all'interno del Partito Democratico. Che rischia di portare ad una nuova, sanguinosa, scissione. Senza dimenticare probabili migrazioni da Botteghe Oscure a Italia Viva. “Se verrà detto no alla carta dei Valori di Veltroni, e Blair e Obama verranno classificati come i nemici, come alcuni dentro il Pd dicono, se si arriverà lì – conclude l'ex sindaco di Firenze - è evidente che la cultura cattolica lascerà il partito e verrà a dare una mano a noi, dentro la costruzione di questo terzo ruolo che sarà molto forte alle europee”.

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