Silvio Berlusconi sul governo: ora le riforme strutturali
Silvio Berlusconi manda messaggi al premier Giorgia Meloni. Il Cavaliere sprona innanzitutto il governo ad accelerare sulla strada delle riforme strutturali che servono al Paese. Poi si propone, ancora una volta, come primo consigliere per le decisioni che dovrà prendere il Presidente del Consiglio dei ministri. «Un primo passo». Prima di affrontare in futuro le «riforme strutturali» che saranno necessarie per rilanciare davvero il Paese. Sulle quali Forza Italia si batterà, senza fare sconti e considerandosi ancora l’asse centrale della coalizione. Magari con un rapporto più stretto con Matteo Renzi, con il quale «potremmo lavorare in sintonia su diversi temi». E — lo dice tra le righe al "Corriere della Sera" Silvio Berlusconi dopo aver confessato nei giorni scorsi che un qualche ruolo se lo sarebbe aspettato, anche se sulla questione non vuole tornare — con un suo apporto più decisivo.
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Infatti rivendica come «della linea politica del mio partito l’unico garante sono io» e auspica che si aggiusti la rotta con «una maggiore condivisione a monte per il futuro» e aspetta magari qualche richiesta di consiglio da Giorgia Meloni: «Lei sa che se le servono i miei consigli, sono qui», dice il leader di Forza Italia il quale sottolinea che il suo partito abbia comunque già «ottenuto alcuni risultati importanti come il primo aumento delle pensioni minime a 600 euro per gli ultra-settantacinquenni» e inoltre «stiamo lavorando per ottenere la detassazione e la decontribuzione per le assunzioni di giovani da parte delle imprese che avrebbero la grande convenienza ad assumere con un costo uguale allo stipendio».