L'errore nell'emendamento che può salvare il Reddito di cittadinanza. Allarme in maggioranza
L'offerta di lavoro "congrua" cancellata in un articolo ritorna in un altro comma. E si rischia l'effetto nullo
Nuovo pasticcio nell'iter della Manovra. L'emendamento che dovrebbe eliminare la "congruità" dell'offerta di lavoro rifiutata quale condizione per far decadere il sussidio contiene infatti un'incongruenza. A far notare è stato il giuslavorista Michele Tiraboschi su Twitter. "Emendamento Lupi: fiumi d'inchiostro sul nulla. Tolta la parola congrua la formulazione della legge di bilancio è: 'non accetta la prima offerta ai sensi dell'art. 4, co. 8, lett b, n. 5'. Ma rinviare all'art. 4, co. 8, lett. b, n. 5 è confermare che l'offerta deve essere congrua!". In pratica la parola "congrua", eliminata in un articolo, è presente in un altro. E quindi l'effetto sarebbe nullo.
Emendamento Lupi: fiumi d'inchiostro sul nulla
— Michele Tiraboschi (@MicheTiraboschi) December 21, 2022
Tolta la parola congrua la formulazione della legge di bilancio è: "non accetta la prima offerta ai sensi dell'art. 4, co. 8, lett b, n. 5"
Ma rinviare all'art. 4, co. 8, lett. b, n. 5 è confermare che l'offerta deve essere congrua! pic.twitter.com/lzWI0MybhE
L'autore dell'emendamento, Maurizio Lupi, sentito da "Il Fatto quotidiano", ridimensiona l'incidente: "Non c’è problema perché la volontà politica è chiara”. Tradotto: all'errore si porrà rimedio domani. Si vedrà.