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Manovra, sì alla caccia ai cinghiali in città. "Potranno essere mangiati"

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 Via libera tra le polemiche in Commissione Bilancio all’emendamento della manovra economica sul "controllo della caccia alla fauna selvatica" che apre all’abbattimento anche nelle zone urbane protette di animali come i cinghiali. La norma è stata inserita nella legge di bilancio con un emendamento a primo firma di Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI. Approvazione che ha scatenato le proteste degli animalisti mentre viene chiarito che gli esemplari abbattuti nei parchi cittadini, con il necessario via libera delle autorità sanitarie, possono anche essere mangiati. 

L'emendamento inserito nella legge di bilancio consente gli abbattimenti di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città. In serata e con l'ultima versione dell'emendamento proposto da Fratelli d'Italia, si è saputo che i cinghiali abbattuti saranno sottoposti ad analisi igienico-sanitarie e se ritenuti scuri saranno destinati al consumo alimentare.  La proposta include anche l'adozione di un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica attuabile "mediante abbattimento e cattura". Il "contenimento" è attuato anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto. A coordinare le operazioni sono preposti il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri, che potrà avvalersi dei cacciatori riconosciuti, delle guardie venatorie e degli agenti delle Polizie locali e provinciali munite di licenza.

Sulle barricate Angelo Bonelli, dell'alleanza Verdi-Sinistra, che parla di blitz che consentirà "l'abbattimento di specie protette dalla UE, non riguarda solo i cinghiali, come lupi, orsi, volpi e altro in totale violazione della direttiva Habitat e dell'art.9 della costituzione". 

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