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Qatar 2022, Ignazio La Russa sui mondiali di calcio: c'era il rischio di corruzione

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Lobby e mondiali in Qatar. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, affronta uno dei temi più caldi del momento. La seconda carica dello Stato punta il dito contro i rischi che la comunità internazionale ha corso in modo un po' incosciente. «Credo che vi sia stato un errore di fondo - ha detto Ignazio La Russa nel corso degli auguri alla stampa parlamentare - Quello di immaginare si potesse portare il mondiale in Qatar in inverno senza soggiacere a un tentativo che da lobby diventasse corruzione. Tutti hanno sempre saputo che ci sarebbe stato un tentativo forte di corruzione. Sarebbe stato forse saggio non correre questo rischio, anche se il Qatar si dichiara estraneo a queste vicende».

 

 

 

 

Poi La Russa chiede misure regolamentari che possano portare ordine sul tema delle lobby. «Ci credo fino a un certo punto che ci possano essere misure regolamentari atte a limitare le influenze. Lo dico al mio amico Fontana. Che pensate che mancassero le leggi a Bruxelles? Bisogna lavorare sulla qualità della politica, io sono convinto che sia fondamentale la passione. Non bisogna perderla perché non ci siano influenze né straniere, né italiane. Se norme devo immaginare sono quelle che regolamentino la lecita attività di lobbismo. Quello sì, è necessario definire la colonne d’Ercole.». Così il presidente del Senato Ignazio  La Russa nel corso dell’incontro con la stampa parlamentare.

 

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