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Giorgia Meloni vince anche l'oscar dei social. Web e politica: la classifica 2022

Domenico Giordano*
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L'anno digitale va in soffitta, consegnandoci un secondo semestre segnato da due grandi cesure che hanno condizionato i risultati qualitativi e quantitativi della presenza dei leader politici in rete: la prima, ovviamente, è stata la caduta del governo Draghi, mentre la seconda è rappresentata dalla vittoria elettorale del centro-destra con l'approdo di Giorgia Meloni alla guida del Paese.

Sul gradino più alto del podio delle conferme dell'ascolto del parlato dipanatosi online da luglio a dicembre, quindi non soltanto sulle piattaforme social, c'è per la terza volta consecutiva Giorgia Meloni, l'attuale premier ha dominato molte delle classifiche del censimento surclassando nei numeri tutti gli altri leader a cominciare dai due alleati Salvini e Berlusconi.
Un'ulteriore conferma da evidenziare è data dalla necessità imprescindibile di presidiare tutti i social e non solo alcuni, anche perché Facebook lesina soddisfazioni quando si tratta di coinvolgere, quindi polarizzare, i follower nelle discussioni.

La novità forse più inattesa è stata l'utilizzo da parte dei leader, eccezione fatta per Enrico Letta, di TikTok. La piattaforma di intrattenimento, lanciata appena cinque anni fa dalla cinese Bytedance e che cresce proporzionalmente di più rispetto a tutte le altre tanto che almeno in Italia ha superato per numero di iscritti Twitter, ha regalato ai social leader le performance più brillanti e in alcuni casi decisamente stratosferiche. Come è successo con l'approdo di Silvio Berlusconi, il cui video d'esordio ha incassato oltre 10 milioni di visualizzazioni, ben 694mila like e ben 43 mila commenti. Insomma, una dote così massiccia di interazioni da consentire al Cavaliere di prendersi la medaglia d'oro del post con la fetta più ampia di reaction di tutto il semestre. Del resto, proprio su TikTok e su Instagram gli account ufficiali dei leader sono riusciti a registrare le percentuali più robuste di engagement e di interazione con i singoli post pubblicati.

Scorrendo le altre classifiche del semestre che sta per chiudersi, è d'uopo sottolineare il primato di Matteo Salvini che con un totale di 9,5 milioni di follower è ancora il politico italiano con il maggior numero di follower sulle quattro piattaforme social. Alle sue spalle troviamo sia Giuseppe Conte, che tocca quota 8 milioni di follower, che Giorgia Meloni, che arriva a 6,9 milioni, con una crescita netta sbalorditiva di poco meno di 2 milioni da luglio.

Sei numeri assoluti dei singoli fandom segnano per quasi tutti i leader una crescita dei follower, a guardarli con attenzione questi fanno emergere una situazione abbastanza eterogenea. Per Facebook, infatti, il saldo percentuale più significativo di crescita l'hanno fatto segnare Carlo Calenda e Giorgia Meloni, rispettivamente con un +15%. Dietro questa coppia si piazzano Enrico Letta con un +9,65% e Nicola Fratoianni che arriva a un incremento dei follower pari all'8,5%. Mentre, Giuseppe Conte è l'unico leader che in questa classifica presenta un saldo negativo: -0,36%, che si ripete anche se saltiamo da Facebook a Instagram con l'ex premier cede invece l'1,47% e dove, al contrario, accanto al primato della «solita» Meloni (+48%) appaiono rilevanti le performance di Silvio Berlusconi +19, di Carlo Calenda e Enrico Letta, entrambi con una crescita netta del 28%.

Ma i numeri stellari relativamente agli incrementi dei follower sono tutti appannaggio di TikTok dove l'approdo in vista del voto del 25 settembre di Matteo Renzi, Carlo Calenda e, in particolare, Silvio Berlusconi e la vittoria di Giorgia Meloni hanno generato un vero e proprio tsunami: la percentuale di crescita del Cavaliere è stata del 25 mila percento, mentre quella di Meloni «appena» del 737%.

L'ascolto dei racconti quotidiani messi in scena dai leader politici sugli account social ci restituisce una ampia frattura numerica che separa il primo semestre dal secondo. Infatti, nella comparazione emerge in modo netto come i canali social siano riusciti a macinare una mole consistente di reaction proprio da luglio a dicembre. Se nella prima parte dell'anno, Giorgia Meloni ha incassato un totale di oltre 27 milioni di reaction, da luglio a dicembre ne somma altri 48 milioni con una crescita percentuale del 56%. La cesura tra primo e secondo periodo accompagna anche la capacità di presidio delle piattaforme di Matteo Salvini, che passa da poco meno di 25 milioni di reaction a 40 milioni, e di Giuseppe Conte, che invece colleziona nella prima parte dell'anno «solo» 11 milioni di reaction e ben 28 milioni nella seconda parte.

Prima di passare alla scansione del sentiment online, è opportuno recuperare grazie alla suite Liveinsights di Blogmeter, il dato delle menzioni complessive. Così, se nella prima parte dell'anno a guidare questa classifica, che ha una carica predittiva ancora erroneamente sottovalutata, c'era Giuseppe Conte, nel secondo semestre i rapporti di forza tra i leader si ribaltano e, cosa più importante, si allineano coerentemente alla fotografia delle urne. Giorgia Meloni sovrasta tutti gli altri leader e le sue menzioni nel secondo semestre si quintuplicano, passando da 89 a 429 mila. Infine, per quanto concerne il sentiment digitale, Giuseppe Conte e Giorgia Meloni sono gli unici due leader con una quota positiva superiore al 40%. A cedere quote di mood, invece, sono Enrico Letta, con un calo del 5%, e Carlo Calenda, che invece perde tra i due periodi di analisi, 4 punti percentuali, e Silvio Berlusconi che scende dal 36 al 35%.

*spin doctor dell'agenzia di comunicazione Arcadia.com

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