Festa FdI, la scommessa di Meloni sulla durata del governo: stravolgerà i pronostici
«Questi dieci anni sono una scommessa vinta, perché tutti erano certi che questo partito non sarebbe sopravvissuto e nessuno avrebbe pensato che potesse arrivare a guidare il governo della nazione». La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiude la festa a Roma per i 10 anni di Fratelli d'Italia. E punta sull’orgoglio. Quello di tanti militanti, molti dei quali diventati ministri e parlamentari, e di chi come lei ha temuto più volte di non farcela, ha pensato «che forse il problema ero io», confessa, quando i sondaggi e i risultati delle elezioni non sfondavano il 4%. Ora, invece, «abbiamo stravolto i pronostici sulla durata di Fratelli d'Italia e confido che stravolgeremo anche i pronostici sulla durata del governo», afferma la premier, convinta che «il governo farà del suo meglio, senza padroni, per cinque anni, dando quella stabilità che è fondamentale per la credibilità della nazione».
L’intervento della leader chiude la kermesse di tre giorni, che vede passare da piazza del Popolo la classe dirigente che ora governa il Paese. Meloni entra nel tendone allestito per l’evento accolta da un’ovazione, la sala grida «Giorgia, Giorgia». Lei invia baci alla platea. Poi ricorda la personale traversata del deserto, «per noi di facile non c’è stato mai niente» e adesso «arriviamo al governo nel momento più difficile della storia repubblicana». Ma l’inquilina di Palazzo Chigi non si dice spaventata, anzi difende le sue prime mosse alla guida dell’esecutivo, in particolare su legge di bilancio, migranti e rave «Sono molto soddisfatta della manovra fatta praticamente in 10 giorni. Altri avrebbero rinviato le scelte politiche, mentre noi abbiamo presentato una manovra politica, rispettando molti degli impegni presi», rivendica Meloni, che ne ha per tutti. Per le «bizzarre posizioni» della Cgil «che dice che è una manovra contro i poveri e poi, quando viene al confronto con il governo, difende il Pos che colpisce i piccoli commercianti»; per la Confindustria che «mi dice che devo fare di più» ma «dica anche dove prendere le risorse».
Altra rivendicazione sul capitolo migranti. «Se oggi l’Europa mette la rotta del Mediterraneo centrale tra le sue priorità è perché il governo italiano ha fatto qualcosa», dice la premier parlando della tensione con Parigi sugli sbarchi e sminuendo i dissidi con Macron: «Non siamo alle elementari, io faccio il presidente del Consiglio, lui il presidente della Repubblica francese. Le dinamiche non sono personali ma un po' più politiche». E «ho saltato il vertice di Alicante non per non incontrare Macron, ma perché non ho più l’età per indossare un vestito con le spalle nude come alla Scala a Milano, dove ho preso la febbre», assicura Meloni. Quanto alla norma sui rave, è il simbolo di un manifesto politico: «L’Italia che si accanisce sulle persone perbene, e finge di non vedere chi delinque, è finita. Tutti sono liberi di fare quello che vogliono rispettando le regole, e le regole valgono per tutti».
La leader di FdI dà anche altre due notizie. La prima riguarda il Lazio, «l’indicazione del candidato presidente per le regionali spetta a FdI ma io tengo molto che ci sia un nome condiviso con gli alleati. E quindi farò una rosa di tre nomi agli alleati ed entro lunedì annuncio il nome del candidato». La seconda concerne la querela a Roberto Saviano: «No, non la ritiro», perché «mi ha dato ripetutamente della bastarda addossandomi la responsabilità della morte di un bambino». Da capo partito a capo della coalizione che governa l’Italia, Meloni appare consapevole del ruolo e lancia messaggi agli alleati con i quali «i rapporti sono ottimi e sono molto contenta e orgogliosa della coalizione e dei ministri». Un ruolo che ormai le viene riconosciuto anche dai principali "azionisti" della maggioranza, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.
«Questa volta la vostra iniziativa ha una significato straordinario perché gli italiani hanno affidato alla vostra e alla nostra leader il compito di guidare il Paese. Evviva, evviva, evviva», dice il leader di Forza Italia nel video messaggio inviato alla kermesse (la cui lunghezza provoca qualche fischio e più di un mugugno tra i sostenitori di FdI presenti dentro il tendone e in piazza, in attesa dell’intervento di Meloni). «Questo governo è il punto di arrivo di un percorso cominciato 28 anni quando, con la mia discesa in campo, nacque il centrodestra», rivendica il Cavaliere, parlando di «una svolta storica» in cui l’esecutivo è guidato da «una leader politica espressione diretta della destra, della sua storia, dei suo valori. Oggi la democrazia italiana è veramente compiuta». Più pragmatico invece il leader della Lega Salvini, per il quale Meloni «ha l’onore e l’onere di essere presidente del Consiglio e lo sarà a lungo. Abbiamo intenzione di governare almeno per cinque anni, ma il mio obiettivo è di governare per dieci anni» e di «compiere un lungo cammino insieme». Un clima che induce la premier pensare positivo. «Nell’ultimo trimestre siamo cresciuti più di Francia, Spagna e Germania», ricorda Meloni, e «l’auspicio per l’anno che entra è che le cose vadano meglio per gli italiani, anche in termini di ottimismo. Stiamo sempre a piangerci adosso. Mi piacerebbe dare loro ottimismo».