Fratelli d'Italia compie dieci anni. A piazza del Popolo la festa che celebra il futuro
E allora eccolo il decennale di Fratelli d’Italia. Una festa identitaria, sì, ma non ideologica. Per niente. Calato nella Roma di Natale, ricorrenza per quel partito che si è fatto traino di governo e che proprio nella Capitale nacque, nell’incerto 2012. Ora, dieci anni dopo, è ancora incerto il quadro sociale. Ma l’appiglio sociologico della creatura di Giorgia Meloni è chiarissimo.
La tensostruttura sorge a Piazza del Popolo, e protegge dal tempo inclemente. Tutt’intorno buoni libri, presepi, babbi Natale. È la festa della militanza, certo e la gadgettistica non manca. Ma anche di molto altro. Di chi vuole immergersi nell’ascolto della politica o magari semplicemente sentire che aria tira. Oppure, ancora, portare il proprio bimbo a farsi una foto nella casetta di Babbo Natale.
È una festa plurale, quindi, che abbraccia tutte le gradazioni di impegno. E bene l’ha pensata, dunque, Giovanni Donzelli, dirigente di prima fascia del partito e organizzatore della kermesse, per tener dentro tutto, in un ventaglio di temi che si proietta nell’immaginario nazionalpopolare.
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D’altronde, come altro si può definire lo slancio definito dall’esibizione di Cristina D’Avena? Giovani di oggi e di ieri, due generazioni uniti nelle note e nei ritornelli ben stampati nella memoria. Alla faccia di quelli col ditino alzato. È, dunque, un ritrovo molto pop-genuino, a ridosso del Natale di questo anno così difficile, anche per quella classe dirigente consacrata dalla vittoria elettorale. E allora per chi arriva è gradevole ritrovarsi in questo villaggio di pagine, parole e riflessioni al centro di Roma. Da una parte precisa, chiaro, ma senza steccati.