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Omnibus, “chi siete?”. Cirino Pomicino scuote il Pd: serve un nuovo partito

Valentina Bertoli
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La deriva della sinistra rappresentata dal Partito democratico scuote il mondo della politica italiana. La crisi dei dem, sancita lo scorso 25 settembre con la sconfitta del centrosinistra e la vittoria della coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni, sta alimentando numerosi dibattiti. A “Omnibus”, talk di attualità e politica di LA7, Paolo Cirino Pomicino esprime il suo scetticismo nei confronti del Pd e della sua identità: “Chi siete? Sciogliete l’enigma dell’anonimato culturale”. 

 

 

Elly Schlein e Stefano Bonaccini, entrambi candidati alla guida del Partito democratico, secondo un sondaggio presentato da Enrico Mentana, saranno i protagonisti di una sfida all’ultimo sangue. Figlio di una fusione tra le diverse realtà popolari, centriste e di sinistra del panorama politico a cavallo del Duemila, il Partito Democratico conserva differenti anime al suo interno. Nonostante i numerosi cambi di segreteria, il partito non è mai riuscito a sbarazzarsi delle correnti interne a favore di una linea unitaria. Questo è quanto sostiene l’ex ministro del bilancio e della programmazione economica Paolo Cirino Pomicino: “La crisi del Pd è la crisi del Paese. Il Pd avrebbe dovuto svolgere il ruolo che in passato svolgeva la Democrazia Cristiana, essere il garante del sistema”. Poi la stoccata: “Dovete rispondere a una domanda: voi chi siete? Dovete evitare frasi generiche. Bonaccini è il Peppone del terzo millennio, è il più solido. Ho sentito dire che è un riformista. Anche Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni sono riformisti. Voi non avete bisogno di un nuovo segretario, avete bisogno di un nuovo Pd”.

 

 

Interessato a chiarire la sua argomentazione, Cirino Pomicino ha continuato: “Il Pd non è né democristiano né socialista. Dovete sciogliere l’enigma dell’anonimato culturale nel quale siete caduti. Dovete spiegare alle persone chi siete”. Subito è arrivata la risposta di Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e sostenitore di Bonaccini: “Sono d’accordo. Il tema vero è l’identità. Siamo stati utili al Paese, ma abbiamo annebbiato la nostra identità. Dobbiamo essere la forza della sinistra popolare. Abbiamo fallito una missione storica, la povertà ereditaria. Se la sinistra non entra in questi meccanismi, fallisce”. 

 

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