Michela Murgia, bufera per la frase in tv su Meloni e camorra. FdI: non invitatela
Giovanni Floris nella puntata di DImartedì del 6 dicembre, su La7, aveva subito realizzato che le parole di Michela Murgia avrebbero creato un putiferio. "È un parallelo che le verrà rinfacciato", aveva detto il conduttore alla scrittrice che nella sua foga polemica contro Giorgia Meloni aveva evidentemente passato il segno. Si parlava della querela della premier a Roberto Saviano: "I capi di governo non portano gli intellettuali alla sbarra in nessun paese democratico, tanto più un intellettuale che è perseguitato dalla camorra da 16 anni", aveva detto Murgia, "due entità, perseguitano in questo momento Roberto Saviano, una è la camorra dato che ha ancora la scorta, l'altro è la presidente del Consiglio". Un'allusione pesantissima che fa insorgere il partito della premier, Fratelli d'Italia, che invoca provvedimenti.
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"La scrittrice Michela Murgia in una trasmissione televisiva paragona il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla camorra. Siamo al delirio totale, senza più alcun freno - dichiara il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti - Si continua ad alimentare una campagna di odio contro il capo del governo". Foti punta il dito anche contro la sinistra di cui "non si leggono levate di scudi. Tra poco la sinistra e il suo mainstream mediatico invocheranno anche la galera?".
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Nel mirino c'è anche un altro passaggio dell'intervento della scrittrice. "Meloni ha osato querelare Roberto Saviano per averle dato della ’bastarda'. Murgia addirittura ha rincarato la dose dicendo che sarebbe stato legittimo anche darle del criminale. Quando una donna, che dovrebbe essere una importante intellettuale, dà della bastarda e del criminale al presidente del Consiglio e lo paragona alla camorra è normale che un pregiudicato, mantenuto a spese di chi lavora con il reddito di cittadinanza di cui teme di essere privato, si lasci andare a parole che costituiscono reato", ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, in riferimento alle minacce di morte ricevute a lei e alla figlia da Meloni per cui è stato denunciato un disoccupato siciliano.
Stefano Maullu di FdI definisce la parole di Murgia "il solito concentrato di banalità, stucchevoli e noiose a cui ci ha abituato", e "l’equiparazione" con la camorra "offensiva e diffamatoria". "Abbiamo raggiunto un livello di delirio totale!", chiosa il deputato meloniano Riccardo De Corato che rivolge un appello a tutti i conduttori televisivi: "non invitare più persone come la scrittrice Murgia, perché si rendono protagoniste di un clima di odio che istiga" alla "violenza ed a gesti estremi".