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In Onda, Rosy Bindi massacra Schlein e Bonaccini. E De Gregorio sbotta

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A In Onda, il programma condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo su La7, è il giorno di Elly Schlein. Nella copertina della trasmissione l'annuncio della candidatura alla guida del Pd viene messo in contrapposizione con le parole di Giorgia Meloni: "la" segretaria contro "il" presidente.  Insomma, è la vicepresidente dell'Emilia-Romagna l'anti-Meloni. A rovinare la festa dei conduttori è Rosy Bindi, chiamata nella puntata di domenica 4 dicembre a commentare gli ultimi tormenti dem. 

Insomma, è Schlein l'anti-Meloni? "È presto per fare affermazioni del genere. Da qui a pensare che la sinistra esiste come forza di opposizione e ha già una candidata per andare a Palazzo Chigi ce ne vuole", dice l'esponente di sinistra. De Gregorio ricorda come una parte del Partito democratico pensa che in Lombardia si dovrebbe appoggiare Letizia Moratti, e spesso sono le stesse componenti dem che remano per Elly Schlein. Come è possibile? "È una fase un po' confusa. In Italia c'è bisogno di una sinistra-sinistra con cultura di governo"; ammonisce Bindi che spara a zero su tutte le candidature in campo per la guida del partito. 

 

"Il Pd con queste candidature rischia di non centrare l'obiettivo, nonostante i tentativi di Costituente sembrano tutti alla ricerca di qualcosa che non c'è. Tutto si riduce come sempre in uno scontro tra candidati e all'interno di questo si cerca l'identità del partito, tutta da costruire. I limiti dei due schieramenti sono chiari", sintetizza Bindi che parte da Stefano Bonaccini in ticket con Dario Nardella. "Faccio fatica a definirlo di sinistra. Il Pd non ha fatto i conti col renzismo, e con Bonaccini e Nardella continuerà a non farli. Faccio anche fatica a pensare che il Pd costruito intorno a Schlein possa essere considerata sinistra di governo...". 

 

Insomma, il partito ha perso oltre ai voti anche l'identità. Se il Pd in Lombardia appoggia la Moratti straccio la tessera, aveva detto Bindi che in tempi non sospetti aveva chiesto lo scioglimento del Pd ."Un partito non può avere come obiettivo unico quello di vincere, la politica si costruisce in un altro modo. E non è il mondo con cui Meloni è andata a Palazzo Chigi" è l'ultima mazzata alla galassia dem. 

De Gregorio è visibilmente contrariata: "Ma allora quale profilo manca?". Bindi insiste che prima serve delineare la linea del partito, poi parlare di leader. "Si candida lei?" provoca la conduttrice con l'ospite che non raccoglie: "Non scherziamo". 

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