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Il caso Soumahoro si ingrossa: in due anni quasi mezzo milione di sanzioni alla Karibù

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Continua a tenere banco la vicenda di Aboubakar Soumahoro e della sua famiglia. Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e Made in Italy, nel corso del question time che si è svolto alla Camera, ha risposto ad un’interrogazione sulle società gestite dalla suocera e dalla moglie del deputato di AVS, snocciolando alcuni dati impressionanti: “Il ministero dell’Interno ha informato che la prefettura di Latina, negli anni dal 2017 al 2019, a seguito di 22 ispezioni, ha applicato circa 491.000 euro di sanzioni alla cooperativa Karibù. E che negli anni 2018-2022, a seguito di 32 ispezioni, sono state comminate sanzioni nei confronti di Aid per un ammontare complessivo di circa 38.000 euro”. Il ministero del Lavoro, invece, ha comunicato che anche l’Ispettorato territoriale del lavoro di Latina “ha ricevuto 20 richieste di intervento concernenti cooperative in questione e ha attivato la procedura conciliativa monocratica per il riconoscimento degli emolumenti dovuti da corrispondere ai lavoratori”.

 

 

Urso ha inoltre fatto sapere gli ispettori inviati dal Mimit hanno proposto lo scioglimento del Consorzio Aid e la liquidazione coatta della cooperativa Karibù, impegnate nell’accoglienza dei migranti in provincia di Latin. Il Mimit, “alla luce dei fatti e delle circostanze di pubblico dominio, ha disposto immediate ispezioni. Il 28 novembre scorso è stato effettuato l’accesso presso la sede legale del Consorzio Aid. Le circostanze rilevate e la documentazione controllata - ha spiegato in aula il ministro - hanno consentito agli ispettori la redazione del verbale e la immediata notifica dello stesso agli amministratori presenti. Gli ispettori hanno riscontrato irregolarità non sanabili nel merito dei seguenti aspetti: assenza di un reale e autentico scambio mutualistico; assenza di partecipazione dei soci alla vita democratica e alle decisioni dell’ente. Inoltre, è stata accertata la natura di cooperativa e non di consorzio, in quanto l’Aid di Latina non risulta espletare attività di coordinamento di cooperative collegate. In ragione di quanto detto, gli ispettori hanno proposto lo scioglimento. In questi giorni la proposta sarà valutata con il procedimento e le garanzie previste dalla legge”. 

 

 

Sulla cooperativa Karibù gli ispettori inviati dal Mimit “al primo tentativo di accesso hanno trovato i locali chiusi. Dopo aver avuto finalmente accesso a seguito di diffida, hanno acquisito la documentazione rilevante. Si è conclusa ieri l’istruttoria culminata con la proposta di messa in liquidazione coatta amministrativa per eccessivo indebitamento. Mi appresto dunque a nominare i commissari liquidatori”.

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