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Il ministro Raffaele Fitto: il Pnrr non è un dogma

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Progetti del Pnrr da riformulare. Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei, mette in evidenza le difficoltà legate alla capacità di spesa. Per questo, secondo Fitto, alcuni progetti devono essere riformulati. La linea d’ordine è: «Confronto continuo e serrato con la Commissione europea». Ma - scrive Repubblica - dietro il doveroso vincolo ai patti, dietro le parole soppesate con cura, rischia la brusca frenata la road map del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. «Il Pnrr non può essere un dogma», avverte - intervistato dal quotidiano fondato da Eugenio Scalfari - il ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto.

 

 

 

La spesa prevista al 31 dicembre «credo non arrivi neanche ai 22 miliardi, stiamo osservando i dati precisi e temo proprio che i soldi non siano quelli: quindi c’è una criticità che va posta che è quella della capacità di spesa», ragiona il ministro. Si riferisce all’ultima quota fissata a settembre, «dopo che già i governi precedenti erano passati dagli iniziali 42 miliardi ai 33 dello step successivo». E quindi, «se anche va tutto bene dal punto di vista degli obiettivi cartacei e normativi, e però man mano che passano gli anni si stringono sempre di più i tempi per l’utilizzo delle risorse, è evidente che i progetti vanno riformulati».

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