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“Rai imbarazzante, cassa di risonanza della sinistra”. Gasparri esplode sulla difesa di Soumahoro

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Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, è imbufalito per l’intervista doppia di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli andata in scena nel corso della puntata del 27 novembre di Mezz’ora in Più, il programma tv di Rai3 condotto da Lucia Annunziata. L’esponente azzurro ha esternato la propria rabbia pubblicamente: “È imbarazzante vedere la Rai messa a disposizione di Bonelli e Fratoianni che invece di rispondere del grave errore fatto candidando Aboubakar Soumahoro hanno utilizzato gli spazi di Raitre e in particolare della trasmissione dell'Annunziata ‘In mezz'ora’ per accusare il mondo intero, dai problemi Ischia a Sharm el-Sheikh, invece di rispondere del loro gravissimo errore. L'Annunziata alternava domande poco incisive ad atteggiamenti da amica appena un po’ perplessa, quasi complice del ‘gatto e la volpe’, che nel suo studio hanno eluso le questioni fondamentali che andavano poste in ben altro modo. 

 

 

Gasparri prosegue nell’invettiva: “Abbiamo letto sui giornali le vicende delle cooperative, le fantaluche che ha raccontato Aboubakar Soumahoro, dicendo che per tre anni ha vissuto grazie ai proventi di un libro che ha venduto poche copie, poi teorizzando ‘il diritto all'eleganza e alla moda’ di sua moglie, fotografata con abiti e accessori di lusso, mentre doveva occuparsi, con le sue cooperative, di tutelare persone in difficoltà. Di tutto questo non si è parlato. Sembrava quasi che Bonelli e Fratoianni dovessero loro mettere sotto accusa il resto della umanità. Non si fa così il servizio pubblico. Questa è la vecchia Rai, cassa di risonanza dei settori più estremi e più fallimentari della sinistra. 

 

 

“Fratoianni e Bonelli devono - l’auspicio finale di Gasparri - prima di tutto scusarsi dell'errore fatto e non arzigogolare negando di essere stati informati, quando ci sono stati esponenti del loro partito e noti sacerdoti della Caritas che li avevano messi sull'avviso. Una brutta ulteriore pagina di un servizio pubblico che deve andare verso una nuova stagione. Non può continuare a essere il predellino di una sinistra ambigua e perdente”.

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