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Valditara, "bulli a scuola? Serve l'umiliazione". Scoppia il caso sulle parole del ministro

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Scoppia il caso dopo le parole del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha proposto i lavori socialmente utili per i ragazzi responsabili di atti di bullismo a scuola. Il ministro ha parlato nel corso di un evento pubblico a Milano intitolato "Italia, direzione nord". La proposta del ministro ha scatenato un vero putiferio. Tra le reazioni più forti quella di Luana Zanella, capogruppo alla Camera dell'Alleanza Verdi-Sinistra. «Incredibili e inaccettabili le parole del ministro Valditara che, evidentemente, non ha compreso il senso dei lavori socialmente utili. Essi non hanno nulla a che fare con l’umiliazione, la sottomissione, sono ben altro, valorizzano il bene comune e la collettività. Si merita la rivolta degli studenti e noi saremo con loro». Così Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi-Sinistra alla Camera, dopo le parole del ministro dell’Istruzione sui lavori socialmente utili.

 

 

 

Ma cosa aveva detto esattamente Valditara a MIlano? «Noi dobbiamo ripristinare non solo la scuola dei diritti ma anche dei doveri -  ha detto Valditara- Deve fare lavori socialmente utili: perché soltanto lavorando per la collettività, per la comunità scolastica, umiliandosi anche — evviva l’umiliazione, che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità - è lui lì che si prende la responsabilità dei propri atti e fa lavori per la collettività. Da lì nasce il riscatto, la maturazione, la responsabilizzazione. Insomma, io credo che noi dobbiamo seriamente predisporre un pacchetto di misure perché così non si può più andare avanti, non solo per il rispetto di chi lavora nelle scuole ma anche per il futuro dei nostri ragazzi». 

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