Legge di bilancio, la stoccata di Crosetto a Bonomi: "Fa opposizione a tutti i governi"
Guido Crosetto difende la manovra di bilancio. In un intervista al Giornale il ministro della Difesa parla delle critiche rivolte dal numero uno di Confindustria alla legge di bilancio varata dal governo Meloni. "Bonomi fa opposizione un po' a tutti i governi" spiega il ministro. "La manovra è stata fatta nel momento peggiore, dal punto di vista dei conti pubblici, economico e sociale, che ci sia mai stato negli ultimi 80 anni e dunque c'è molto meno margine".
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Poi la stoccata: "Mi interesserebbe sapere da Carlo (Bonomi) quale sarebbe stata la sua manovra, come avrebbe utilizzato le risorse e dove sarebbe intervenuto, visto che ci sono molti dei temi che Confindustria ha posto in questi mesi, compreso un intervento su cuneo fiscale, energia, reddito di cittadinanza. Criticare è abbastanza facile, offrire un'alternativa è molto più complesso, anche perché il Governo deve pensare alla complessità della società e non a una sola categoria", aggiunge sul Giornale. Poi il ministro racconta come è andata la missione in Serbia e Kosovo fatta con il ministro Tajani: "Molto bene, era da tempo che l'Italia non assumeva una iniziativa politica e diplomatica di così grande rilievo in quei Paesi: una visita congiunta di ministro degli Esteri e della Difesa è una cosa che prima non era mai accaduta ed è stata apprezzata moltissimo". Quanto alla durata del conflitto tra Russia e Ucraina: "Vedo che le cose non stanno migliorando in modo significativo. È cambiato il modo di combattere la guerra nelle ultime settimane, nel senso che le condizioni del terreno e la stanchezza rendono più difficile lo scontro frontale e quindi è partita questa tattica russa di bombardare le strutture civili, soprattutto quelle energetiche, per rendere impossibile a una parte significativa della popolazione civile di superare l'inverno", ha aggiunto Crosetto.
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E sul caso Belloni sottolinea: ''Non mi vengono in mente i motivi per cui possa essere stato posto il segreto di Stato e per cui il filmato di 'una professoressa' che passava per caso in un autogrill, mentre tutta Italia era chiusa in casa per il Covid, debba interessare lo Stato. Ma se l'ambasciatrice Belloni lo ha fatto è certamente perché lo Stato le ha detto di farlo: non è una scelta personale''r ivela al Giornale. ''Potrebbe far pensare che siano stati altri a dare alla tv pubblica italiana una notizia per mettere in difficoltà un ex premier. Io non penso sia possibile che venga dai servizi italiani perché conosco la serietà dei vertici e della Belloni in primis. Nutro verso di loro totale fiducia. Ciò detto, ci sono vicende raccontate da Renzi nei suoi libri che sono inquietanti e di una gravità inaudita. Parlo della persecuzione giudiziaria. Invece non hanno avuto alcun effetto. È grave anche il fatto che lui abbia denunciato - senza che nessuno abbia smentito -, che siano state fatte delle costruzioni giudiziarie poi rivelatesi false, contro di lui e la sua famiglia, e non ci sia stata alcuna reazione né politica né della società civile'' conclude il ministro.