Migranti, riunione tra Piantedosi e i capigruppo: si valuta la confisca delle navi Ong
È durato circa un’ora il vertice tra il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e i capigruppo della maggioranza. Nel corso dell’incontro, rivelano fonti parlamentari all’Adnkronos, sono stati affrontati diversi temi: dal decreto anti-rave all’immigrazione fino allo scontro con la Francia. Confermata l’intenzione del governo di modificare le norme in tema di immigrazione, argomento che però non è stato affrontato né sul fronte dei contenuti né su quello delle tempistiche. Piantedosi, riferendosi all’informativa di domani in Parlamento, ha chiarito che darà conto di tutti i passaggi che riguardano quanto accaduto in questi giorni con la navi delle ong per dimostrare il corretto comportamento del governo e annunciando la massima disponibilità a collaborare sia con maggioranza che con l’opposizione. Il ministro ha sottolineato che in nessun caso si è voluto favorire o ricercare uno scontro con la Francia, cosa che non era né di suo interesse né di interesse del governo.
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Per risolvere le questioni relative all’immigrazione si continuerà quindi a lavorare con l’Europa da un lato e seguendo la linea della prevenzione dall’altro attraverso la promozione di accordi bilaterali per costruire percorsi condivisi con i paesi di transito e di partenza. Infine il ministro è tornato a parlare del decreto anti-rave sottolineando come per lui sia fondamentale la parte relativa alla confisca e spiegando che anche base alla giurisprudenza non c’è alcuna possibilità che possa essere utilizzato per impedire l’occupazione di fabbriche, scuole o università.
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Lapresse riferisce che Piantedosi ha fatto un discorso generale sul tema dell’immigrazione sottolineando come l’approccio generale delle norme vada affrontato da vari punti di vista e come per gli ingressi di irregolari vadano fatti insieme ai paesi di transito e di partenza perché «bisogna creare degli accordi». Secondo Tgcom si starebbe invece valutando la possibilità di applicare alle Ong una pesante sanzione amministrativa, che consentirebbe anche la confisca delle navi. Una misura che il Viminale preferirebbe rispetto alle sanzioni penali che in passato non sembrano aver dato effetti. I capigruppo hanno anche chiesto al ministro di sottolineare le prospettive sul fronte della gestione europea dei flussi migratori, nonché sulla possibilità di una sorta di piano Marshall per l’Africa.