Pd, assemblea nazionale anche da remoto. Scoppia la polemica: “Assurdità”
Si svolgerà sia da remoto che in presenza l’Assemblea nazionale del Pd convocata per sabato prossimo dalle 10 a Roma. I lavori saranno trasmessi su Facebook e Youtube e l’ordine del giorno prevede «modifiche allo Statuto nazionale, inserimento della norma transitoria per l’avvio del procedimento congressuale; comitato costituente nazionale», come recita la convocazione. Lo svolgimento in modalità ‘ibrida’ è stata dettata, come ha spiegato lo stesso Pd, per «facilitare la partecipazione dei delegati», circa 1000. Sulla riunione del Parlamentino dem si è sviluppata per tutto il giorno una discussione accesa. Non tanto sul merito. L’Assemblea, di fatto, rappresenta il primo passo concreto in direzione di quella accelerazione dei tempi congressuali invocata ormai da gran parte del partito. Accelerazione che lo stesso Enrico Letta aveva assicurato. Ma a far discutere erano state le modalità dell’appuntamento.
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«L’assemblea nazionale per l’avvio del percorso costituente non può essere un adempimento burocratico, peraltro online. Mi sembra giusto e rispettoso per tutti convocarlo almeno una settimana dopo e in presenza», aveva chiesto il deputato del Pd Roberto Morassut. Non l’unica voce critica visto che Matteo Orfini aveva definito, via tweet, «una cosa assurda» una Assemblea solo in ‘Dad’ e l’ex senatore Tommaso Nannicini aveva sentenziato: «Continuiamo così, facciamoci del male». Mentre l’eurodeputata Alessandra Moretti si era chiesta: «Sabato ci sarà l’assemblea, tra l’altro da remoto e non si capisce perché».
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Sullo sfondo, però, la discussione vera tra i dem resta quella sulle candidature e sui tempi del congresso. «Non esiste che la nuova leadership si manifesti a marzo. Abbiamo proposto una petizione che ha già raccolto in pochi giorni più di 700 firme e sabato porteremo ufficialmente la richiesta di anticipare il Congresso a gennaio», ha annunciato sempre Moretti, che ha visto aggiungersi alla petizione le firme di altre esponenti dem come Carla Catone, Laura Puppato, Francesca Puglisi e Giuditta Pini oltre a quelle delle promotrici. Intanto, continuano a scaldarsi a bordo campo i possibili candidati alla segreteria. Dopo il passo in avanti di Elly Schlein («partecipo alla fase costituente»), Dario Nardella ha annunciato la convocazione per sabato 26 novembre a Roma di una «assemblea nazionale con tutte le forze culturali, sociali e politiche che credono in un nuovo progetto per il centrosinistra italiano. Non vogliamo stare alla finestra», ha detto il sindaco di Firenze. La polemica interna è ormai lo sport preferito della sinistra.
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