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Bufera M5S: il candidato scelto per il Lazio era pro-inceneritore. Conte nei guai

Livio De Santoli, vicino a "Giuseppi", era consulente di Alemanno al Campidoglio e voleva i termovalorizzatori

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Scoppia la rivolta nel Movimento 5 Stelle. Nel mirino il "profilo civico" che Giuseppe Conte aveva individuato per indicare un proprio candidato alla guida della Regione Lazio sperando nella convergenza del Partito democratico. Trattasi di Livio De Santoli, prorettore della Sapienza già nei listini delle parlamentarie dei grillini alla vigilia delle scorse Politiche.

Stando a quanto svela "La Repubblica", però, sul nome di De Santoli sarebbe scoppiato un vero e proprio putiferio. Il Motivo? In realtà sono due. Il primo è in passato ha collaborato come consulente con la Giunta capitolina guidata da Gianni Alemanno, Il secondo è che, proprio a quell'epoca, stilò un documento nel quale indicava la costruzione di un termovalorizzatore come priorità per la città di Roma. Proprio quello contro cui i grillini si stanno battendo e la ragione principale per cui, a detta di Conte, non è replicabile l'alleanza con il Pd in Regione.

I grillini si sono messi così a scandagliare le alternative. Una strada porta all'ex braccio destro di Nicola Zingaretti, Massimiliano Smeriglio. L'altra all'ex sindaco di Roma Ignazio Marino, per il quale sono state spese belle parole da parte di Virginia Raggi. Di certo a Marino non dispiacerebbe fare uno sgambetto ai Dem. In ogni caso, a sorridere è soprattutto il centrodestra. Con le spaccature nel fronte avverso, la conquista della Pisana potrebbe essere meno complicata del previsto.

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