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Il M5S salva Paola Taverna e Vito Crimi: nuova vita per i trombati anti-casta

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Dalla prima linea contro la casta a ripescati dopo essere stati tagliati fuori dal tetto dei due mandati. Paola Taverna e Vito Crimi saranno assunti in Parlamento con uno stipendio da 70mila euro l’anno. Come riferisce Repubblica uno finirà alla Camera, l'altra al Senato e diventeranno dipendenti del gruppo del Movimento 5 Stelle. “I due più meritevoli, i più esperti”, dicono fonti del M5S sulla scelta di Giuseppe Conte di salvare due tra i tanti epurati dalla tagliola del limite dei mandati voluta da Beppe Grillo.

 

 

I tremila euro netti al mese non dispiaceranno a Taverna e Crimi per i quali è già in lavorazione il contratto, che sarà firmato entro fine mese. “Vicinissimi a Conte, che umanamente si sente un po' in debito, avendoli rassicurati per mesi che alla fine sarebbe riuscito a convincere Beppe Grillo a cambiare idea. Da settimane, nel Movimento, si ragionava su come inquadrarli: prof della scuola di formazione interna? Difficile giustificare un esborso così elevato, per un'incombenza saltuaria. Stipendio da dirigenti di partito? Fa troppo Prima Repubblica. E allora la formula trovata sarebbe questa, appunto: collaboratori dei gruppi” l’analisi del quotidiano. E non ci sono voci contrarie tra i grillini, visto che gli anti-Conte sono rimasti fuori dal Parlamento. Non sono attesi strappi nemmeno da Grillo in persona, che aveva promesso dei nuovi ruoli a pochi scelti ex parlamentari.

 

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