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Sindacati, Sbarra al governo: "Bene il confronto, fare di più contro l'inflazione"

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"Dialogo e confronto: un inizio che non possiamo che apprezzare in una logica di collaborazione leale e trasparente" Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, promuove la premier Giorgia Meloni dopo il suo primo incontro con i sindacati. "È stata una riunione positiva. Abbiamo apprezzato l'impegno della premier per una centralità del confronto con le parti sociali, sia sull'emergenza bollette, sia sulla prossima legge di Bilancio" ha detto in un'intervista al Corriere della Sera. 

Sbarra ha sottolineato che l'emergenza energetica deve essere una priorità: "contro la morsa dell'inflazione vanno aiutati e sostenuti famiglie, lavoratori e pensionati, ma anche le filiere. Vanno bene gli interventi già ipotizzati, prorogando anche quelli già messi in campo dal governo Draghi, ma si può fare di più" ha sottolineato il segretario che è cosciente che le risorse a disposizione scarseggiano. "Al governo abbiamo chiesto interventi di politica di controllo di tariffe e prezzi contro la speculazione energetica e di aumentare la tassazione sugli extraprofitti, ora al 25%, e di allargarla anche alle multinazionali della logistica e dell'economia digitale. Inoltre andrebbe alzata la soglia Isee da 12 mila a 15 mila euro per poter beneficiare degli aiuti e allargare così la platea delle famiglie, oltre a sterilizzare l'Iva sugli acquisti di alcuni beni di largo consumo" spiega il segretario al Corriere.

E per quanto riguarda la legge di Bilancio, Sbarra, ha parlato di un banco prova fondamentale e ha ribadito la necessità delle grandi riforme sul lavoro, politica fiscale e pensioni.  Per evitare il ritorno della legge Fornero il numero uno della Cisl precisa: "dobbiamo scongiurare il ritorno allo scalone e intanto prorogare oltre il 31 dicembre 2022 tutto ciò che va prorogato per evitarlo. Poi abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo politico di confronto per parlare di una riforma complessiva del sistema previdenziale e pensionistico per restituire quei profili di equità: vogliamo incentivare l'uscita volontaria dal lavoro a 62 anni, va bene anche quota 41, ma l'obiettivo è ridare la libertà alle persone di scegliere quando lasciare il lavoro. Chiederemo di prorogare opzione donna e l'ape sociale che va allargato. Bisogna restituire profili di equità e sostenibilità". E al governo i sindacati hanno chiesto anche di trovare le soluzioni alle grandi crisi aziendali: "Meloni ha dato disponibilità all'apertura di tavoli ad hoc, Ilva, Ita, Tim e Lukoil per esempio. E poi ci sarà un tavolo su salute e sicurezza sul lavoro: con 3 morti al giorno, 800 in 9 mesi, bisogna costruire insieme una strategia nazionale" conclude Sbarra.  

 

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