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Regione Lombardia, Letizia Moratti prova a forzare la mano al Pd e svela le telefonate dai politici dem

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Letizia Moratti, ex assessore alla Regione Lombardia nella giunta di Attilio Fontana ufficializza la sua candidatura alle prossime elezioni regionali e spiega le sue ragioni in un'intervista a La Repubblica. Sarà candidata con il Terzo polo di Carlo Calenda e con una lista civica. Ma apre le porte anche al Pd. O meglio, cerca di forzare la mano ai dem affinché la sostengono. Il partito guidato da Enrico Letta (ancora per poco visto che è dimossionario) vorrebbe invece Carlo Cottarelli.

 

 

Moratti spiega che la sua candidatura "nasce a partire dalla lista civica Lombardia Migliore, naturalmente dal Terzo polo di Calenda e Renzi, ma anche da molte realtà civiche che hanno scelto di far parte del progetto. Mi rivolgo anche al Partito democratico e a tutte le altre forze politiche che vogliono interpretare questa fase nuova di cambiamento". Poi svela un particolare per far capire che il suo nome non è così mal visto nel Partito democratico. Anzi: "Rivelo una cosa: in queste ore molti del Pd mi stanno chiamando, e non parlo solo di quelli che immagina più facilmente". Sembra di assistere a quando Carlo Calenda provò a forzare la mano ai dem candidandosi in anticipo a sindaco di Roma. Quella volta non riuscì nel suo intento. Il Pd infatti scelse Roberto Gualtieri, che poi vinse le elezioni comunali.

 

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