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Letizia Moratti candidata con il Terzo polo: "Questa destra..." Bufera sull'ex ministro

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Letizia Moratti rompe gli indugi: alle prossime elezioni correrà per governare la Lombardia e lo farà con l'appoggio del Terzo polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Un annuncio atteso, quello dell'ormai ex vice presidente e assessore al Welfare della Regione, dopo la rottura con il centrodestra e le dimissioni, mercoledì scorso, dalla giunta guidata dal leghista Attilio Fontana. "Sì, mi candido. Perché ci sono momenti nei quali si deve scegliere da che parte stare", spiega la ex vicepresidente e assessore alla Sanità della Lombardia in un'intervista a La Repubblica. "Voglio riportare la Lombardia in champions league", sottolinea e per arrivarci propone un’alleanza larga e si rivolge anche al Pd: "Si tratta di mettere insieme forze diverse - riformisti, liberali e socialisti - per rimodellare un’offerta politica nuova e vincente". Bisogna unire "riformismo e pragmatismo". Moratti attacca il centrodestra e corteggia pure il Pd: "Alla base della mia scelta c’è una riflessione che sto facendo da tempo su un campo politico che è diventato ormai molto più di destra che di centro. Il centrodestra non c’è più. Lo si è visto anche con i primi provvedimenti del governo. Questa è una destra che, a furia di alzare muri, ci chiude tutti in un recinto. Ma la chiusura è quanto di più lontano dal Dna della Lombardia, una regione aperta al mondo, solidale, attenta all’inclusione". 

"Ha fatto per anni il ministro, il sindaco e l'assessore col centrodestra, oggi va a sinistra e si candida con Renzi", mette in evidenza la Lega. Mentre per FdI parla Daniela Santanché. "La candidatura di Letizia Moratti con il Terzo Polo - osserva la ministra del Turismo - non mi stupisce affatto" ma "per il centrodestra - assicura a LaPresse - non sarà un problema perché i cittadini comprendono, capiscono, si fanno la loro idea sulla correttezza delle persone". Nessun commento, al momento, dal governatore Fontana, intenzionato a competere per il bis con il sostegno di tutto il centrodestra ("la mia ricandidatura è nei fatti, non serve formalizzare", aveva detto nei giorni scorsi).

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