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Governo, l'apertura di Ciriani: sì alla Bicamerale per le riforme nel 2023

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“Finita la sessione di bilancio, con l’inizio del prossimo anno rilancerò, insieme ai capigruppo di maggioranza, la proposta di istituire una Commissione Bicamerale per le riforme”. Ad annunciarlo è il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, in un’intervista ad Avvenire, confermando il desiderio già espresso da Giorgia Meloni nelle scorse settimane: “Spero che l’opposizione vinca i pregiudizi e accetti il confronto. Le riforme sono una grande questione che non vogliamo affrontare da soli. La soluzione per noi è una Bicamerale che sia varata con ampio consenso e che si dia un obiettivo preciso da portare a termine in tempi ragionevoli e definiti. Dall’opposizione ci sono aperture all’idea di intervenire con un rafforzamento del potere esecutivo. Non abbiamo un modello precostituito, guardiamo con interesse al semipresidenzialismo alla francese, ma pensiamo che si possa arrivare a ricercare insieme un modello che, a livello ‘sartoriale’, si adatti meglio alle istituzioni e alla tradizione italiana. Dovremmo essere tutti consapevoli che un ammodernamento delle nostre istituzioni è necessario e urgente, mi auguro che le opposizioni non si chiudano, sarebbe un peccato”.

 

 

Ciriani assicura che, qualora si procedesse sulla strada di una modifica dei poteri del Capo dello Stato, non ci sarebbe comunque “nessuna intenzione, da parte nostra, di creare un problema con Sergio Mattarella. Non ci ha mai nemmeno sfiorato l’idea, nell’aprire una discussione sul funzionamento delle nostre istituzioni, da rendere più efficienti e vicine ai cittadini, di dar vita a un progetto contro qualcuno, men che meno contro il presidente della Repubblica”. La sinistra accetterà l’assist del governo Meloni?

 

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