Migranti, Gasparri demolisce la Germania: “Vergogna! La solidarietà si pratica, non si predica”
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e vicepresidente dell’Assemblea di palazzo Madama, è stato intervistato da Il Tempo sulla questione migranti e sul braccio di ferro in corso con l'Unione Europea.
A Lampedusa gli sbarchi di migranti proseguono senza sosta.
«Il problema è antico. Ora non dico che vada risolto, ma affrontato, questo sì. A parte lo stillicidio relativo a Lampedusa, c’è il tema delle navi Ong a cui il nuovo governo si sta dedicando con piglio chiaro e deciso. Certo, come tutte le questioni complicate non mi illudo che ci sia un rimedio miracoloso ed immediato. Tuttavia, spero che ci si avvicini ad una soluzione».
La Germania chiede all’Italia di prestare, rapidamente, soccorso alle persone a bordo di imbarcazioni di Ong.
«La solidarietà si pratica, non si predica. I tedeschi cosa fanno? Io direi loro: facciamo sbarcare queste persone, però almeno la metà le prendete subito voi con un volo. Questo problema di non condivisione della tragedia dell’immigrazione clandestina deve finire, e ritengo che questo è lo spirito che animi l’esecutivo. Non se ne può più di un disinteresse europeo, che è antico, in sfregio ad ogni impegno. Quando Luciana Lamorgese assunse l’incarico di ministro dell’Interno, si tenne a Malta un incontro in cui alcuni Stati europei si impegnarono a condividere l’accoglienza dei migranti arrivati in Italia: da allora non è successo nulla di rilevante. Gli impegni li hanno assunti tutti, ma li hanno ignorati: non dobbiamo prendere lezioni da questa gente. Non è che siamo condannati, per la nostra posizione geografica, ad essere l’unico approdo di ogni migrazione. Con forza, fermezza, determinazione e pazienza dobbiamo ribadire tutto ciò ed ingaggiare, se necessario, qualche braccio di ferro».
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Come valuta le prime mosse del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi?
«Piantedosi è una persona di grande esperienza e saggezza. L’esecutivo Meloni sta attuando una inversione di rotta, senza arrendersi ai trafficanti di esseri umani da un lato, ed all’Ue dall’altro».
Per la portavoce della commissione europea per gli Affari europei, Anitta Hipper, «salvare vite in mare è un dovere morale e un obbligo legale di diritto internazionale degli Stati membri, indipendentemente dalle circostanze.
«La storia del dovere del soccorso è usata in maniera impropria. Il dovere di soccorso scatta in presenza di eventi eccezionali ed imprevedibili. Queste Ong non è che si imbattano casualmente in un battello in pericolo, la loro è un’attività di trasporto reiterata e programmata con i trafficanti di persone. Molte Ong, ce lo hanno detto anche in audizione al Senato, non vanno alla ricerca di profughi. È ora che la Germania ed altri Paesi la smettano di farci lezioni, mostrando egoismo ed indifferenza di fronte alle tragedie del mare che si moltiplicano perché si moltiplicano i viaggi. E le navi Ong che alimentano tutto ciò sono colpevoli della moltiplicazione dei naufragi e delle vittime».
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«Si tratta dello 0,25% di ricollocamenti e non si vergognano? Complimenti, e lo dico ovviamente in modo sarcastico».