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Rave, Ciriani assicura: "Se l'occupazione è illegale la legge vale per Casapound come per i centri sociali"

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Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, vuole spazzare via ogni dubbio: la norma anti-rave non è stata pensata per colpire una determinata parte politica. Intervenuto ad Agorà su Rai3, il ministro risponde alla domanda se Casapound vada sgomberata in base al nuovo decreto anti-rave. "Se si occupa illegalmente e abusivamente un edificio è giusto che la legge funzioni per tutti, non ci sono distinzioni fra destra e sinistra - spiega Ciriani - Vale per Casapound e per i centri sociali. Io non entro nel dettaglio tecnico della norma, ma faccio un ragionamento politico: chi viola le leggi in Italia con questo governo non deve avere tolleranza, questo vale per la destra e per la sinistra, per chi occupa case ed edifici e per chi occupa edifici pericolanti".

 

 

Intanto, il governo starebbe preparando alcune modifiche al decreto, senza però stravolgerlo. La modifica da apportare durante l'iter parlamentare dovrebbe consistere in un abbassamento della pena da sei a quattro anni, consentendo in questo modo anche di escludere le intercettazioni. E' bene ricordare che già attualmente, prima di questo decreto, l'art. 633 del codice penale prevede che "chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati , al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa da 103 euro a 1.032 euro". E "si applica la pena della reclusione da due a quattro anni e della multa da euro 206 a euro 2.064 e si procede d'ufficio se il fatto è commesso da più di cinque persone o se il fatto è commesso da persona palesemente armata". La nuova norma voluta dal governo non fa altro che circoscrivere maggiormente il contesto, prevedendo una pena specifica per chi organizza occupazioni di terreni o edifici altrui mettendo in pericolo l'incolumità pubblica. Come i rave, appunto.

 

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