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Decreto rave party, Salvini ammutolisce Fiorella Mannoia: "Sente puzza ma..."

Giada Oricchio
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Botta e risposta (via social) fra Matteo Salvini e Fiorella Mannoia sul decreto anti-rave. In seguito allo sgombero del party di Modena da parte delle forze dell’ordine, lunedì il Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Giorgia Meloni ha approvato una norma che prevede per chi organizza rave e chi vi partecipa (con pena diminuita) dai 3 mesi ai 6 anni di carcere, multa fino a 10mila euro e sorveglianza speciale. Con più di 50 persone si configura l’invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico.

Il decreto, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale nonostante non vi sia il criterio di necessità e urgenza, è scritto male perché si evince che il reato non è limitato solo al fenomeno dei rave illegali, ma comprende altre forme di manifestazioni, come le occupazioni di scuole e Università o manifestazioni di piazza. Insomma una legge potenzialmente “liberticida” anche se il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha assicurato in un’intervista al “Corriere della Sera” che la nuova fattispecie di reato non si applicherà a situazioni diverse dai massicci e discutibili raduni non autorizzati, ma l’opposizione annuncia battaglia in Parlamento (il provvedimento potrebbe essere modificato, nda). Sui social è scoppiata la polemica e molti volti noti hanno preso posizione.

Lo showman Fiorello ha usato l’arma dell’ironia: “D’ora in poi vietate le riunioni di condominio!”, mentre Fiorella Mannoia ha scritto su Twitter: “Questo decreto sui rave puzza, spero di sbagliare”, poi ha rimosso il post per non alimentare la tensione, ma il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Matteo Salvini ha fatto in tempo a leggere e replicare in una diretta su Facebook: “La Mannoia dice che questo decreto puzza… Fiorella, sei un’artista straordinaria però lascia che i decreti li faccia il ministro dell’Interno che sa di che cosa parla. Non è un decreto che puzza, semplicemente io dico viva la libertà, viva la democrazia, viva i giovani che si divertono, viva la musica, nel rispetto delle regole. L’illegalità non verrà più tollerata”.

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