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Consiglio dei ministri, via libera a decreto su Covid, rave party e carcere ostativo

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Nel Consiglio dei Ministri del 31 ottobre, il governo ha approvato il decreto unico contenente le nuove norme su Covid, carcere ostativo e norme anti-rave party. Il Cdm ha dato il via libera anche alla lista dei viceministri e sottosegretari. Dopo l’invito del premier Giorgia Meloni ai ministri a lavorare insieme sui provvedimenti, i responsabili della Giustizia Carlo Nordio e Matteo Piantedosi hanno illustrato le misure sul carcere ostativo (il primo) e le norme anti-rave (il secondo). È arrivato poi l’invito ai ministri a inviare le proposte al Ministero dell'Economia e Finanza sulla legge di bilancio. Lo sguardo è rivolto alle misure sul caro bollette, con il presidente del Consiglio che ha sottolineato la necessità di fare in fretta. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani, ha poi illustrato gli emendamenti al dl Aiuti ter.

 

 

 

 

Per quanto riguarda il Covid è anticipato al 1° novembre lo stop all’obbligo vaccinale per medici e infermieri mentre resterà l’obbligo di mascherine negli ospedali e Rsa. Per quanto riguarda la giustizia e l’ergastolo ostativo, potranno accedere ai benefici i condannati per mafia che non collaborino ma in caso di risarcimento alle vittime e interruzione di ogni rapporto con la mafia. Per quanto riguarda la nuova legislazione anti-rave, è prevista confisca degli oggetti utilizzati durante l’occupazione, reclusione da 3 a 6 anni e multe da mille a 10mila euro. Queste le nuove norme penali per i rave party introdotte dal decreto legge approvato in Cdm. Il decreto legge modifica, dunque, l’articolo 633 del codice penale.

 

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