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Quarta Repubblica, la promessa di Antonio Tajani: caro bollette e tregua fiscale

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Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri del governo Meloni, annuncia il provvedimento contro il caro energia che verrà adottato nel prossimo Consiglio dei Ministri in programma il 4 novembre. Tajani ha svelato la riunione svolta con Meloni, Salvini, Giorgetti e Fitto per mettere a punto le misure necessarie a coprire le richieste degli italiani. Se n'è parlato il 31 ottobre durante la puntata di "Quarta Repubblica". «Oggi abbiamo fatto una riunione con Meloni, Salvini e Giorgetti per preparare la riunione del Cdm del 4 novembre, quando si darà un segnale importante agli italiani, soprattutto sulla questione dell’energia che è il problema dei problemi in questo momento - così Tajani su Rete4 - Poi, naturalmente, lavoreremo anche per dar vita gradualmente alla flat tax ma la situazione economica è quella che è, e ora dobbiamo fare di tutto per permettere agli italiani di non avere un fardello insopportabile sulle spalle. Dobbiamo fare delle scelte ma andranno sicuramente nella direzione della tutela dell’interesse dei cittadini, mantenendo gli impegni presi in campagna elettorale, puntando sulla protezione di famiglie e imprese dal caro energia», ha proseguito Tajani osservando che «putroppo la situazione economica è difficile». Tajani ha concluso che «stiamo lavorando per dare una soluzione positiva agli italiani che non sono riusciti a pagare le bollette quindi puntiamo a una tregua fiscale e nelle prossime riunioni del Cdm faremo di tutto per alleviare la pressione fiscale per esempio allungando le rate».

 

 

 

Con Nicola Porro si è parlato anche della decisione del governo di reintegrare in servizio i medici no-vax. «Dobbiamo guardare a quello che accade nei nostri ospedali dove mancano medici. Quindi serviva immettere medici che erano fuori dal servizio -  ha detto Tajani - Non è successo nulla di rivoluzionario, è stato solo anticipato il ritorno in servizio di questi medici e infermieri. Io sono sempre stato un grande sostenitore del vaccino ma ormai la fase più grave del Covid è dietro le spalle. Dobbiamo vigilare ma questo non significa che non si debbano far lavorare medici e infermieri perché purtroppo mancano».

Infine il punto sulla politica internazionale. «L’obiettivo è la pace» tra Ucraina e Russia. «Berlusconi è un uomo di pace, vuole che si raggiunga la pace. Non vogliamo che si chiuda nessun spazio diplomatico. Invitiamo anche la Russia a ripensare alla scelta sbagliatissima di non essere più parte dell’accordo per autorizzare lo spostamento del grano dall’Ucraina verso i Paesi del Terzo Mondo che sono in grande difficoltà». La stoccata finale è per la Cina: «La Cina è un nostro partner però è anche un nostro competitor sistemico. Dobbiamo certamente avere dei rapporti ma sapendo bene che servono regole comuni, norme uguali, insomma reciprocità. Naturalmente non possiamo accettare il dumping».

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