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Senato, Calenda svela il caso clamoroso con il commesso: risponde sì ma non alla fiducia

Giada Oricchio
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Fiducia al Senato per la premier Giorgia Meloni con clamoroso retroscena: Carlo Calenda stava per votare sì. È lo stesso leader di Azione a raccontare su Twitter l'incredibile incidente diplomatico che si stava consumando a Palazzo Madama durante le operazioni di voto a sostegno del governo di centrodestra. Calenda ha scritto sul social: "Comunque sfiorato incidente in Senato. Mi chiamano per passare nel corridoio di voto: “Calenda”. Io rispondo “si”(che per me voleva dire si ci sono) al commesso che replica “Calenda vota sì” alla fiducia. Questa la riporto per @fratellicrozza". 

 

Calenda, insieme a Matteo Renzi di Italia Viva, ha fondato il Terzo polo e ha promesso un'opposizione intelligente e preparata anche se oggi il discorso dell'alleato sulle motivazioni del no alla fiducia è stato più una critica al PD e al M5S che alla maggioranza, un'opposizione all'opposizione. Non a caso, la presidente del Consiglio Meloni ha ascoltato Renzi con aria rapita e divertita tanto da commentare a microfono spento: "È bravo eh". Il tweet dell' ex ministro ha scatenato l'ironia degli utenti: "Vabbè Carlè, ma il commesso si era sentito il discorso di Renzi e non aveva dubbi che avreste votato si. Dai", "Dopo la sviolinata di Matteo a Giorgia Meloni, il sì ci sta tutto", "Hai solo spoilerato il secondo tempo", "Pure il commesso si è fatto questa idea, fa un po' te", "Praticamente sei il novello Ciampolillo".

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