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La replica di Giorgia Meloni alla Camera: difenderò l'interesse dell'Italia

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Giorgia Meloni risponde per le rime nella sua replica nell'Aula della Camera. «L’Europa ha perso dei treni», in Europa «non comandano i sovranisti. L’atteggiamento della Germania come lo chiamiamo: europeismo?». Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella sua replica nell’Aula della Camera rivolgendosi alle critiche dell’opposizione. «Io non devo fare alcuna scelta. La mia scelta è difendere l’interesse dell’Italia. Non farò mai la cheerleader di nessuno», afferma Meloni.

Il presidente del Consiglio ha sottolineato la coerenza della sua azione politica. «Accetto di essere criticata ma non sul fatto che non sarei una persona sincera, non si può sostenere per la storia di Fdi e per quella mia personale -  ha detto Meloni - Mi interessa il giudizio della maggioranza e dell’opposizione ma si tradisce sempre il tentativo di fare una legittimazione come se ci sia qualcuno che vale più di un altro, sono i cittadini che danno una legittimazione in politica. È stato un dibattito franco e corretto, rispettoso e composto. Quello che non abbiamo capito - sottolinea Meloni - è che questo tentativo di delegittimare l’avversario ha finito per indebolire la politica. Dialogare con il proprio avversario, anche con veemenza, serve alla credibilità delle istituzioni. Bisogna restituire credibilità alla politica, alle istituzioni e alla nazione», conclude.

 

 

 

 

«Si è sempre tentato di farci passare per mostri ma una volta che è diventato difficile dimostrare che il mostro non esiste allora si racconta che c’è stato un cambiamento. In politica le giravolte ci sono sempre state ma non aspettatevele da noi».

Poi il punto sul tema dell'istruzione. «Si è detto che nell’istruzione il merito sarebbe nemico dell’uguaglianza. Non sono d’accordo. È su questo che cerchiamo di invertire la rotta su quello che abbiamo visto negli ultimi anni, l’impronta progressista sulla scuola italiana. Uguaglianza e merito non sono uno avversario dell’altro ma sono fratelli. L’uguaglianza va garantita nel punto di partenza ma dove arrivi deve dipendere da te. Tutti devono poter arrivare ovunque. Questa è la base per combattere una società nella quale il tuo destino è segnato dalla famiglia di provenienza o dalle amicizie che hai».

 

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