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Nuovo Governo, prossimo step è la fiducia alle Camere: Meloni prepara il discorso

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Conto alla rovescia per le ultime tappe che servono al governo guidato da Giorgia Meloni per tagliare il traguardo dell'avvio ordinario dell'attività dell'esecutivo. Il premier si presenterà in Parlamento per chiedere la fiducia: alla Camera la seduta si terrà domani, martedì 25 ottobre, mentre in Senato mercoledì 26. Questo passaggio è così regolamentato dall'articolo 94 della Costituzione: "Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione". La neo premier in queste ore sta preparando il discorso con cui dovrà ottenere la fiducia della maggioranza dai due rami del Parlamento (per la prima volta ridimensionate dopo il taglio di deputati e senatori). C'è grande attesa anche per l'intervento del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in Senato. 

Incassata la fiducia del Parlamento, per il governo si aprirà poi la partita sui cosiddetti "sottoincarichi". Meloni dovrà completare la squadra di governo con la nomina dei viceministri e sottosegretari. Figure e ruoli determinanti per la quotidiana attività del governo, soprattutto nel rapporti di collegamento con il Parlamento.

Sono in primis i sottosegretari, ma anche i viceministri, infatti, a occuparsi dei vari dossier di competenza nelle commissioni e in Aula e a fare appunto da raccordo tra palazzo Chigi e le Camere. Infine, la partita sui sottosegretari e viceministri, da sempre, svolge anche una funzione politica di "compensazione" per chi attendeva un incarico di governo ma la cui aspirazione è rimasta disattesa, ma e' utile anche come ultimo 'bilanciamento' degli equilibri interni alla maggioranza. Questo dossier dovrebbe essere ultimato i primi di novembre, anche se potrebbe protrarsi anche qualche giorno in più.

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