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Governo, ora il rito della campanella tra Meloni e Draghi. Poi il primo Cdm

Benedetto Antonelli
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«Ecco la squadra di governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l'Italia. Adesso subito al lavoro». Sono da poco passate le 11 quando Giorgia Meloni lascia il Colle in auto e affida ai social le prime parole successive al giuramento - recitato a memoria ma con una piccola aggiunta alla formula prevista («il mio mandato») - tenuto nel Salone delle Feste del Quirinale dinanzi al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. L'esecutivo guidato dalla nuova presidente del Consiglio è ufficialmente in carica. La premier, che per l'occasione sceglie di indossare un tailleur nero, pubblica anche una foto di San Giovanni Paolo II, «un Pontefice, uno statista, un santo. Ho avuto l'onore e il privilegio di conoscerlo e sono onorata che sia il Santo di questo giorno così particolare per me». Particolare anche perché caratterizzato da un mix di emozioni fortissime, quelle del Quirinale prima, quelle di Testaccio poi, dove Meloni si sposta - dopo una breve pausa caffè con la famiglia in un bar nei pressi della Garbatella - per partecipare nella Chiesa di Santa Maria Liberatrice al funerale di Francesco Valdiserri, il 18enne investito e ucciso la notte del 20 ottobre in via Cristoforo Colombo. La premier, con al fianco il presidente del Senato Ignazio La Russa, resta fino alla fine in piazza assieme alle tante persone giunte per l'ultimo saluto. Poi torna a casa.

 

 

Oggi ad attenderla un'altra giornata ricca di impegni ed emozioni. Alle 10.30, a Palazzo Chigi, andrà in scena la tradizionale cerimonia del passaggio di consegne - col rito della campanella - con il premier uscente, Mario Draghi, rientrato da Bruxelles. A mezzogiorno si terrà la prima riunione del Consiglio dei Ministri, nel corso della quale sarà nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e saranno attribuite le funzioni di vicepremier a Matteo Salvini e Antonio Tajani, e saranno conferiti attraverso un dpcm - gli incarichi specifici ai ministri senza portafoglio. Un apposito decreto legge servirà invece per stabilire la ridenominazione di quattro dicasteri con portafoglio (Imprese e Made in Italy, Agricoltura e sovranità alimentare, Istruzione e merito, Ambiente e della sicurezza energetica).

 

 

Nell'agenda della Meloni potrebbe entrare nelle prossime ore anche un impegno legato all'arrivo nella Capitale di Emmanuel Macron. Il presidente francese è atteso oggi pomeriggio alla Nuvola, all'Eur, per la conferenza internazionale "Il grido della pace", organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio. Domani mattina l'inquilino dell'Eliseo sarà in Vaticano per l'udienza con Papa Francesco e successivamente salirà al Quirinale per il pranzo privato col presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L'altro ieri, al termine del Consiglio europeo, in merito ad un suo possibile incontro con Meloni, Macron si era limitato a un «vedremo in funzione delle evoluzioni istituzionali nel rispetto della prassi». Archiviato giuramento e primo Cdm, non è perciò da escludere un primo contatto tra i due.

 

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