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Parte l'era di Giorgia Meloni. Prima donna al governo: è già nella storia

Daniele Di Mario
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Dopo 76 anni di storia repubblicana, l'Italia ha il primo premier donna. Giorgia Meloni, formalmente ancora presidente del Consiglio incaricato, entrerà in carica oggi dopo il giuramento previsto alle 10 al palazzo del Quirinale, mentre domani alle 10.30 si svolgerà a Palazzo Chigi la cerimonia del passaggio di consegne tra l'uscente Mario Draghi e il nuovo premier.

Il 21 ottobre 2022 è una giornata storica per il Paese, ma anche per il centrodestra, che torna al governo esprimendo il presidente del Consiglio dopo 11 anni dalla caduta dell'ultimo governo Berlusconi.

 

Il leader di Fratelli d'Italia accetta senza riserva (come Pella nel 1953, Andreotti nel 1979 e il Cav nel 2008) l'incarico conferitole dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, presentando la squadra di governo alla quale ha lavorato per giorni, mediando con gli alleati, in particolare proprio con Silvio Berlusconi.

Il nuovo esecutivo, che oggi si riunirà per la prima volta domani a mezzogiorno con il primo Consiglio dei ministri, è formato da 24 ministri (15 con portafoglio e 9 senza), di cui 6 donne. Con Draghi erano 23, con 8 donne. FdI ha 9 ministri, 5 ciascuno Lega e Forza Italia, 5 i tecnici. Non ci sono ministri di Noi moderati, la quarta gamba centrista della coalizione di centrodestra.

 

I numeri della maggioranza al Senato non sono larghissimi, ma Meloni sceglie ben 9 senatori, mentre i ministri non parlamentari sono 8. L'età media del governo è 60 anni, la Regione più rappresentata è la Lombardia con 5 ministri, mentre quelli che hanno già svolto il ruolo di ministro in altri governi sono 7.

Poche le novità rispetto agli ultimi totoministri circolati negli ultimi giorni. Tra queste il capogruppo di FdI alla Camera Francesco Lollobrigida all'Agricoltura, l'inversione di Adolfo Urso con Guido Crosetto: quest' ultimo andrà alla Difesa, mentre il senatore di FdI sarà ministro dello Sviluppo economico.

Ad Ambiente e Sicurezza energetica va invece il senatore di Forza Italia Gilberto Pochetto Fratin, mentre il deputato azzurro Paolo Zangrillo è il nuovo ministro della Pubblica ammiDonne Presenti nel nuovo esecutivo: Roccella, Bernini, Casellati, Calderone, Santanchè, Locatelli nistrazione. Confermate anche le indiscrezioni su Andrea Abodi a Sporte Giovani e del rettore di tor Vergata Orazio Schillaci.

 

Trovano conferma anche le voci sulla presenza di due vicepremier: il segretario della Lega Matteo Salvini (ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili) e il coordinazione nazionale di FI Antonio Tajani (ministro degli Esteri). Alla Culturava il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. C'è il ministero per le Politiche del mare accorpato al Sud: il ministro è l'ex governatore della Sicilia Nello Musumeci. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è Alfredo Mantovano, politico e magistrato, già deputato per tre legislature e senatore per una, con un'esperienza da sottosegretario all'Interno nel governo Berlusconi dal 2001 al 2006.

Cambiano i nomi di alcuni dicasteri. Nel nuovo governo ci sono il ministero dell'Istruzione e del merito, quello all'Agricoltura e alla sovranità alimentare, la delega ad Affari europee, politiche di coesione e Pnrr, il ministero dell'Ambiente e Sicurezza energetica. Il Mise assume la denominazione di Imprese e made in Italy. Nomi che rappresentano in qualche modo un manifesto della linea politica dell'esecutivo Meloni.

La giornata del leader di Fratelli d'Italia comincia alle 10.30 quando insieme con la delegazione di centrodestra sale al Quirinale per le consultazioni. Il colloqui con Mattarella dura pochissimi minuti. Una consultazione-lampo al termine della quale Meloni dice: «La delegazione di centrodestra ha conveGiorni Trascorsi dalle elezioni (25 settembre) al giuramento previsto per oggi.

 

Gli stessi del governo Prodi nuto col Presidente Mattarella sulla necessità di dare alla Nazione un nuovo governo nel minor tempo possibile. Lacoalizione ha indicato in modo unanime al Capo dello Stato la sottoscritta per la formazione del nuovo Esecutivo. Siamo pronti, perché vogliamo procedere nel più breve tempo possibile». «È andata molto bene, le idee sono abbastanza chiare», aggiunge.

Meloni poi torna alla Camera, pranza al ristorante di Montecitorio, andandosene poco prima delle 15. Alle 16.30 viene convocata di nuovo al Colle per ricevere l'incarico. Stavolta la riunione dura di più, oltre un'ora e un quarto e alla fine il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti annuncia che il Presidente della Repubblica ha conferito l'incarico a Meloni e il premier incaricato ha accettato senza riserva. Dopo la lettura dei nomi dei ministri, Mattarella dice: «Questa volta il tempo è stato breve, è passato meno di un mese dalla data delle elezioni (27 giorni, come per il governo Prodi ndr.): è stato possibile per la chiarezza dell'esito elettorale ed è stato necessario procedere velocemente anche in considerazione delle condizioni interne e internazionale che esigono un governo nella pienezza dei suoi compiti».

Il Capo dello Stato rivolge anche un ringraziamento a Draghi: «Il governo uscente, nei tre mesi esatti dalla data di scioglimento delle Camere, ha fatto fronte alle esigenze di guida del Paese concludendo la sua attività con il Consiglio europeo. Lo ringrazio ancora una volta». «Rivolgo con lo stesso spirito di collaborazione gli auguri di buon lavoro al nuovo governo che da domani mattina dopo il giuramento inizierà a svolgere il suo lavoro», conclude Mattarella. Meloni lascia il Quirinale e, prima di incontrare il presidente del Senato Ignazio La Russa e quello della Camera Lorenzo Fontana, sente al telefono il premier uscente. Lasciando Montecitorio, dopo il colloquio con la terza carica dello Stato, Meloni dice: «Ho iniziato a fare politica il giorno dopo la strage di via D'Amelio, oggi scendo le scalee vedo l'immagine di Paolo Borsellino. Curioso... è un cerchio che si chiude». Il governo giurerà domattina, ma Giorgia Meloni è già nella storia d'Italia. 

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