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Economia, parla Franco: “Giorgetti il mio erede? Adattissimo”. I consigli a Meloni

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L’esperienza del governo guidato da Mario Draghi volge al termine e a fare un bilancio ci pensa Daniele Franco, che di conti è l’esperto numero uno dell’esecutivo. Il ministro dell’Economia è stato intervistato dal Corriere della Sera e ha tracciato una linea dopo venti mesi alla guida dell’Italia, facendo pure un endorsement a Giancarlo Giorgetti, destinato ad occupare la sua poltrona al Mef: “Abbiamo chiuso l’anno scorso con una crescita del 6,7%, superiore a quella che noi stessi ci aspettavamo. Il primo semestre del 2022 si è chiuso con una crescita acquisita del 3,6%. Abbiamo ridotto l’incidenza del debito sul Pil dal 154,9% del 2020 al 150,3% del 2021 e ci aspettiamo che scenda ulteriormente al 145,4% alla fine di quest’anno. Siamo riusciti a contenere l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, soprattutto sulle famiglie più disagiate. Nel frattempo abbiamo riempito il 94% degli stoccaggi, stanziando 4 miliardi di fondi pubblici per comprare gas”.

 

 

Franco individua le problematiche dell’Italia: “Il problema principale del nostro Paese è strutturale. Cresciamo poco da un quarto di secolo, meno del resto dell’area euro. Il punto fondamentale per noi è uscire da questa lunghissima stagnazione. In Italia per crescere di più abbiamo bisogno di aumentare gli investimenti privati e pubblici e alzare il tasso di occupazione, di dieci punti più basso che nel resto dell’area euro. A questo scopo, sarebbe bene continuare a ridurre il cuneo fiscale. Bisogna poi accrescere la produttività, che dipende anche dal contesto ambientale, un tema centrale nelle riforme del Pnrr. Cercare di alzare il tasso di crescita di medio termine dell’economia italiana dovrebbe restare il nostro obiettivo principale”.

 

 

“Non ho avuto alcuna richiesta di restare - passa poi a parole più legate strettamente alla politica il titolare del Mef -. Giorgetti lo conosco da parecchi anni e credo sarebbe adattissimo per questo ruolo. È stato presidente della commissione Bilancio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico. Con lui abbiamo lavorato fianco a fianco in questi venti mesi di governo. Abbiamo in comune l’idea che lo sviluppo economico italiano dipenda da quanto accade nel sistema produttivo. Farà - chiosa Franco al quotidiano - certamente bene”.

 

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