Consultazioni, Conte dichiara guerra a Tajani: "No a un esponente di Forza Italia agli Esteri"
Silvio Berlusconi affossa il coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani a ministro degli Esteri? L’audio del presidente di Forza Italia, che giustifica l’invasione dell’Ucraina da parte dell’amico e presidente russo Vladimir Putin, ha sollevato un vespaio di polemiche alla vigilia delle consultazioni al Quirinale per il nuovo governo.
Il leader di Azione Carlo Calenda trova la nomina inopportuna e così il presidente del M5s. al termine dei colloqui con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Giuseppe Conte è stato durissimo: “Abbiamo espresso sconcerto per le divisioni e i contrasti tra le forze di centrodestra che si accingono a formare un governo. Siamo al di là di una dialettica accesa, c’è uno scontro che immagino si comporrà con la formazione del nuovo esecutivo”. Conte ha dichiarato di considerare un serio problema il ragionamento articolato di Berlusconi sulla guerra: “E’ un inaccettabile anche la premessa che l’aggressione militare russa non sia da condannare perché è in contrasto con le più elementari norme del diritto internazionale”.
Secondo il leader pentastellato, quelle parole tagliano le gambe di Tajani nella corsa alla Farnesina: “Abbiamo rappresentato al Capo dello Stato serie perplessità che il dicastero degli Esteri, così centrale in questo momento, possa essere affidato a esponenti di Forza Italia il cui presidente ha articolato un simile ragionamento”.
Giuseppe Conte pur dichiarandosi atlantista e condannando con fermezza l’invasione russa ai danni della popolazione ucraina, ha chiesto di imprimere una svolta (“l’UE deve essere protagonista di una soluzione diplomatica”), ma per ben due volte non ha risposto chiaramente alla domanda se voterà sì o no in caso di nuovo invio di armi a Kiev.