Massimo Cacciari esagera su Berlusconi. E allontana "l'avatar di Draghi"
Massimo Cacciari dice la sua sullo "show" di oggi a Roma di Silvio Berlusconi, tra il racconto di uno scambio di regali con Vladimir Putin e l'annuncio anticipato dei ministri di Forza Italia, con tanto di presunto ok di Giorgia Meloni a Casellati alla Giustizia, poi smentito.
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"Qui ci sono solo due possibilità - commenta il filosofo ed ex sindaco di Venezia ad affaritaliani.it - o Berlusconi vuole liquidare il governo Meloni ancora prima che nasca o si tratta di problemi senili di chi non riesce a controllare le proprie dichiarazioni". Su Ronzulli capogruppo di Forza Italia al Senato, Cacciari aggiunge che "quelli sono cavoli di un partito. Però se il leader di una forza politica che fa parte di una coalizione che si appresta a far nascere un esecutivo fa questo tipo di dichiarazioni o è in una situazione precaria di equilibrio psicologico o ha come obiettivo quello di far saltare il governo e Meloni".
Qualora saltasse clamorosamente tutto, secondo il filosofo "verrebbe meno la sceneggiata, come era probabile fin da prima delle elezioni, di un governo di Centrodestra. Attraverso vari passaggi si tornerebbe a Mattarella che darebbe vita a un altro esecutivo di unità nazionale con chi ci sta".
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Infine una battuta sull'eventualità di un ritorno di Mario Draghi a Palazzo Chigi. "No, è impossibile - chiude Cacciari - non accetterebbe mai. Avremmo un avatar di Draghi come presidente del Consiglio".