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Il ddl di Gasparri sui diritti del concepito scatena il primo scontro in Parlamento

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La nuova legislatura è iniziata da appena cinque giorni ed è già scontro tra maggioranza e opposizione. Ad innescare la miccia è il ddl ripresentato al Senato dall’esponente di Forza Italia Maurizio Gasparri che punta a riconoscere la capacità giuridica al concepito, quindi ancor prima della nascita, come invece prevede attualmente il codice civile. Insorge il Pd, che parla di una iniziativa «inaudita». Ma anche Sinistra e M5S si schierano contro il testo a prima firma dell’azzurro. Che, all’Agi, spiega di non voler entrare nella polemica, «i punti di vista diversi sono tutti legittimi». E ricorda che il ddl non è una novità, al contrario «l’ho presentato ad ogni avvio di legislatura negli ultimi anni, è un lascito morale di Carlo Casini, fondatore del Movimento per la vita. Ma finora non se ne era accorto nessuno....». Gasparri tiene a precisare che il ddl «non ha l’obiettivo di abolire la legge 194, ma ha l’obiettivo realistico di arrivare ad una sua piena applicazione, anche nella parte dell’assistenza alla donna», in modo che la scelta «non sia una scelta obbligata». 

 

 

L’articolo 1 del codice civile prescrive: «La capacità giuridica si acquista dal momento della nascita. I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati all’evento della nascita». Il ddl del senatore Gasparri, invece, prevede il riconoscimento della capacità giuridica prima della nascita, già al momento del concepimento. «Cosa mi aspetto? Siccome finora il ddl non è mai stato discusso, il mio obiettivo è che si apra una discussione sul tema dell’aborto, della maternità, della vita, come sta avvenendo in tutta Europa. Il mio obiettivo - scandisce Gasparri - non è l’abolizione della legge 194, ma la sua integrale applicazione. Sono comunque soddisfatto, si è attivata l’attenzione sul tema. Poi, ci sono diversi punti di vista, tutti legittimi, l’importante è confrontarsi, il Parlamento deve essere la sede del confronto. Apriamo una discussione non isterica sul tema.... anche perché, ripeto, è da anni che presento il ddl, finora evidentemente tutti si sono distratti…». 

 

 

Gasparri si dice ‘realista’: «Non mi illudo che si approvi il ddl, ma almeno che si apra una discussione. Il mio punto di caduta realistico è arrivare a una totale applicazione della legge 194. Insomma, auspico un punto di caduta intermedio. Mi riterrei soddisfatto di questo risultato, la piena applicazione della 194. Ho tirato un sasso nello stagno, parliamone, discutiamo».

 

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