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Sondaggio sul Pd: Bonaccini il preferito davanti Schlein. Ma in realtà regna l'incertezza

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Negli ultimi 15 anni ci sono stati 10 segretari nel Pd, di cui 2 reggenti, e non è quindi una novità la voglia di cambiamento degli elettori dopo il flop delle elezioni del 25 settembre, con quello che è stato uno dei risultati peggiori di sempre. Il sondaggio di Demos, riferito da Repubblica, evidenzia che il 6% degli elettori dem vorrebbe lo scioglimento visto che si è arrivati al capolinea, mentre il 40% è convinto che la strada sia quella di individuare un nuovo leader. Anzi c’è bisogno di un Pd “rifondato, con un nuovo statuto e un nuovo nome” secondo il 46% degli interrogati. 

 

 

Secondo molti elettori di sinistra la strada delle primarie dovrebbe essere imboccata da più candidati, guardando anche all’esterno e non solo in casa. “Un partito troppo definito, confinato, bisogna allargare il campo” il pensiero degli interpellati, che vogliono quindi una ventata di aria fresca rispetto alla linea portata avanti negli ultimi anni. Il preferito per il nuovo corso è Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, che incontra il consenso di poco più di un quarto degli elettori Pd intervistati. Alle sue spalle c’è Elly Schlein, che però raccoglie un misero 9%. A farla da padrone, in una galassia di svariati nomi che comprende pure personaggi come Giuseppe Conte e Carlo Calenda, è però l’incertezza. Oltre il 40% degli elettori di sinistra non indica un possibile leader: un segnale lampante della delusione e della mancanza di risposte concrete alla crisi politica.

 

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