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Governo: ecco lo schema definitivo. Ventitré ministri in tutto. E un'incognita decisiva

Il numero complessivo uguale a quello dell'esecutivo Draghi. E ci sono anche le quote partito per partito. Ma la Giustizia resta un rebus

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Ci sarebbe già uno schema di governo sul quale oggi Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi dovrebbero siglare la pace dopo lo scontro dello scorso week end. Ne dà conto il Corriere della sera, che svela che il prossimo esecutivo conterà in tutto 23 ministri, così suddivisi: sei alla Lega, cinque a Forza Italia, nove o dieci a Fratelli d'Italia e due o tre tecnici. Il numero complessivo, peraltro, è lo stesso del governo uscente guidato da Mario Draghi.

Nello schema è prevista anche la presenza di due vicepremier: Matteo Salvini e Antonio Tajani, che dovrebbero occupare pure rispettivamente le poltrone di Infrastrutture ed Esteri. C'è però un'incognita, e riguarda il ministero della Giustizia. Che dovrebbe essere il prezzo da pagare per la pace da parte di Giorgia Meloni. Rassegnatosi a perdere lo Sviluppo economico ("abbiamo già dato l'Economia alla Lega, una parte del portafoglio deve restare a noi" ragionano in Fratelli d'Italia), Silvio Berluscon avrebbe rilanciato sulla Giustizia. Proponendo due profili a suo dire di altissimo livello: Maria Elisabetta Alberti Casellati e Francesco Paolo Sisto.

L'alternativa, secondo il Corriere, è che Giorgia Meloni metta alla Salute un tecnico vicino a Forza Italia. I nomi che si fanno sono due: Guido Bertolaso e Letizia Moratti.

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