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Meloni-Berlusconi: uniti al Quirinale. Il centrodestra ricuce lo strappo

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Fumata bianca dopo l'incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi nella sede di Fratelli d'Italia, in vaia della Scrofa. Se è tornato il sereno nella coalizione di centrodestra impegnata nella composizione del governo si vedrà nei prossimi giorni, ma dalla nota congiunta diramata dopo il vertice emerge una volontà innegabile di unità e di remare nella stessa direzione. 

 

L’incontro tra Meloni e il leader di FI "si è svolto in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione. Fratelli d’Italia e Forza Italia si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sono al lavoro per dare il più presto possibile all’Italia un Governo forte, coeso e di alto profilo che si metta subito al lavoro per affrontare le urgenze" si legge nella nota congiunta. 

 

"Meloni e Berlusconi hanno fatto il punto sui dossier economici più urgenti, a partire dal caro energia, tema che, tra l’altro, sarà al centro del prossimo Consiglio europeo" si legge nel comunicato. Dopo l'incontro Berlusconi ha lasciato gli uffici di via della Scrifa, Meloni è restata a lavoro nella sede di FdI. Il vertice è durato poco più di un’ora mentre una folla di cronisti e curiosi riempiva la via del centro di Roma. 

 

Le prossime tappe istituzionali. SI parte domani, alla Camera e al Senato, con i nuovi capigruppo delle forze politiche che sono entrate in Parlamento, dopo il voto del 25 settembre. Martedì 18 i gruppi voteranno i loro presidenti, in vista delle consultazioni al Quirinale per la formazione del governo, consultazioni che potrebbero partire giovedì 20. In Parlamento l’alleanza guidata dalla premier in pectore Giorgia Meloni non dovrebbe cambiare la catena di comando né tra i meloniani, né tra i leghisti. In Fratelli d’Italia vengono date per scontate la conferma degli uscenti, Luca Ciriani al Senato e Francesco Lollobrigida alla Camera. Nella Lega si va verso il secondo giro per Riccardo Molinari a Montecitorio e Massimiliano Romeo a Palazzo Madama.

 

Situazione invece fluida in Forza Italia. Dopo le frizioni sul nome di Licia Ronzulli per un ministero di peso, ipotesi poi tramontata e probabilmente affrontata nel vertice di oggi, pare probabile che la fedelissima di Berlusconi possa arrivare a guidare il gruppo di palazzo Madama (18 senatori). Alla Camera invece l’uscente Paolo Barelli potrebbe essere confermato alla testa dei 44 eletti dal partito azzurro.

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