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“Niente ministeri a chi non ha votato La Russa”. La vendetta di Fratelli d'Italia su Forza Italia

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“È finita l’epoca in cui era Silvio Berlusconi a comandare e a dare le carte. Ora i pesi e i tempi sono enormemente diversi. Se ne facciano una ragione”. È questa la linea di pensiero di Giorgia Meloni - stando alle ricostruzioni del Corriere della Sera - che l’ha portata a rispondere a muso duro al leader di Forza Italia sulla questione degli appunti. I fogli fotografati al Senato hanno fatto il giro del mondo, ma la leader di Fratelli d’Italia ci tiene a ribadire che è lei a guidare la coalizione, che è lei la premier del futuro e che bisognerà seguire le sue regole. Tutto ciò anche se i parlamentari azzurri non vogliono riconoscere la sua leadership.

 

 

Come riporta il quotidiano di via Solferino è emersa una possibile linea sulla formazione del governo: nessun posto a coloro che non hanno sostenuto e votato la candidatura di Ignazio La Russa al Senato. Praticamente verrebbe “decapitata” l’intera linea di comando di Forza Italia, ad eccezione di Antonio Tajani, deputato, e sostenitore di un’altra linea rispetto a quella così dura di una parte di FI. “Chi non ha votato al Senato ora è molto meno gradito di prima e per questi le possibilità sono drasticamente diminuite”, confermano da FdI. Mossa che segnerebbe la spaccatura definitiva, almeno stando a quanto filtra dal quartier generale di Berlusconi: “Non potremmo mai accettarla, voteremmo contro il governo. Non può essere lei a scegliere i nomi dei nostri ministri”.

 

 

“Li vogliamo vedere i senatori di FI immolarsi a petto nudo contro le baionette al grido Ronzulli o morte! Gasparri o elezioni!” la controreplica di uno degli esponenti di punta del partito meloniano. Ma c’è comunque uno spiraglio: “Se Berlusconi e i suoi tornano ragionevoli, allora si può ricominciare a parlare di tutto”. Da FdI il segnale è partito.

 

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