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Meloni annienta la sinistra: "Offesa allo Stato" gli attacchi a La Russa e Fontana

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Un attacco allo Stato. Giorgia Meloni va dritta al punto rispondendo agli attacchi scomposti della sinistra per l'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato e Lorenzo Fontana alla guida di Montecitorio. "Agli esponenti di sinistra che stanno rilasciando dichiarazioni irrispettose verso i nuovi presidenti delle Camere, ricordo che le istituzioni vanno rispettate sempre e non solo quando sono loro espressione", ha scritto la leader di Fratelli d'Italia su Twitter. 

 

 

La valanga d'odio della sinistra si è abbattuta sui due esponenti di centrodestra, seconda e terza carica dello Stato. "Aggredirle in questo modo è un’offesa allo Stato e alla volontà popolare" afferma Meloni. Tra gli attacchi dell'opposizione spicca quello del segretario del Pd, Enrico Letta: "Peggio di così nemmeno l’immaginazione più sfrenata. L’Italia non merita questo sfregio" ha dichiarato dopo l'elezione del leghista.

 

In aula i dem Alessandro Zan e Rachele Scarpa (quelle delle posizioni anti-Israele in campagna elettorale) hanno srotolato uno striscione, poi fatto rimuovere: "No a un presidente omofobo pro Putin". Non poteva mancare Laura Boldrini secondo cui Fontana "è estremista, misogino e non può rappresentare l’intera aula". 

 

Piero Fassino mette insieme gli attacchi a La Russa e quelli all'ex ministro della Famiglia: "Dalla nostalgia del ventennio al putinismo sino alla negazione dei diritti. Alla prima occasione mettono ai vertici della Repubblica chi si rifà a mondi fuori dalla storia". L'astro nascente dem Elly Schlein si unisce al coro e parla di "due figure estreme". E questo è un elenco molto parziale dell'odio "sinistro". 

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