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Berlusconi, retroscena sugli appunti. Labate: due verità... Cosa non torna

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Gli appunti di Silvio Berlusconi fotografati durante la votazione per il presidente del Senato e contenenti giudizi forti su Giorgia Meloni sono diventati un caso nel centrodestra. Nei figli con carta intestata di una delle residenze del Cavaliere si legge: "1 supponente 2. prepotente 3. arrogante 4. offensivo" e un quinto punto cancellato. La leader di FdI viene definita anche incapace di accettare il cambiamento e "una con cui non si può andare d'accordo".

 

"Credo che il presidente Berlusconi dovrebbe dichiarare quello di cui sono quasi certo", e cioè che "quella foto è fake, però deve dichiararlo lui, non posso dirlo io", ha detto Ignazio La Russa, eletto presidente del Senato. Su questo si giocano gli equilibri della maggioranza in queste ore. Nel corso di Diario Politico, la diretta sul governo di Enrico Mentana su La7 il giornalista del Corriere della sera Tommaso Labate lancia nel dibattito due retroscena. 

 

"Ho appena ricevuto una telefonata..." afferma il giornalista sul "Berlusconi-leaks", ricevuta dalla persona che sostiene di essere "colui che ha suggerito di depennare" il quinto punto della lista, ossia "ridicola, o ridicolo" attribuita a Meloni. Insomma, secondo questa versione il Cav avrebbe potuto avere l'obiettivo di lanciare una sorta di "messaggio" con il suo biglietto in favore di teleobiettivi. "Ma c'è un'altra versione che sta emergendo" afferma Labate che ipotizza che Forza Italia possa a breve rispondere alla richiesta di La Russa. "Un'altra ricostruzione, anche in questo caso non si sa quanto vera, vuole che Berlusconi avrebbe raccolto" gli aggettivi che abbiamo letto "da quello che sente dire in giro a proposito di Giorgia Meloni". Insomma, degli "appunti" sulle critiche di altri alla leader di Fratelli d'Italia. "Una versione, se possibile, peggiorativa visto che conosce Meloni da dieci anni" chiosa Mentana. 

 

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