Pagnoncelli gela Floris (e Letta...): cosa pensano gli italiani di Putin e Zelensky
Il Pd e la sinistra si buttano sulla guerra, con il segretario Enrico Letta che sarà presente giovedì 13 ottobre, al sit-in davanti all'ambasciata russa a Roma organizzato da diverse associazioni. Accanto a Laura Boldrini, Lia Quartapelle, Brando Benifei e Matteo Orfini. I dem sottolineano il supporto all'Ucraina, mentre il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte - che non vuole scendere in piazza accanto al Pd ma nella manifestazione nazionale che si dovrebbe tenere a inizio novembre - sono per lo stop all'invio di armi. Nel corso di Dimartedì, la trasmissione di Giovanni Floris su La7, Nando Pagnoncelli ha mostrato un sondaggio che spiega in parte cosa pensano gli italiani a riguardo e anche qualche motivo della crisi di consensi dei dem (e della risalita dei grillini).
Piazze pazze della sinistra divisa pure sulla guerra: cortei pro Kiev e no-armi
"Abbiamo chiesto agli italiani quale potrebbero essere le soluzioni per porre fine al conflitto - premette il sondaggista nella puntata di martedì 11 ottobre - il 60% ritiene che questo sia il momento" che il presidente ucraino Volodymyr Zelenski "scenda a patti" con Vladimir Putin, mentre il 27% è del parere che si debba sostenere oltremodo Kiev contro Mosca.
Letta perde i suoi alleati. La sinistra vuole ripartire da Conte
Detto questo, il sondaggista entra nel merito delle aspettative sul partito guidato, almeno fino al congresso, da Letta. "Ma quale posizione dovrebbe tenere il Pd in questo momento? La maggioranza assoluta ritiene che debba sostenere strenuamente il dialogo con Putin e il 26% invece ritiene che debba sostenere Zelenski nella lotta a oltranza contro Putin. Il 17% non si esprime" sono i dati snocciolati da Pagnincelli, destinati a mandare ancora più in confusione i vertici dem.